L’inaugurazione della mostra “Salvatore Ferma, pittore segreto”, avvenuta lo scorso sabato presso la Sala Borsa della Camera di Commercio di Ragusa, ha riscosso un notevole successo di pubblico. L’esposizione celebra l’opera dell’artista ragusano, scomparso a Roma, e offre al pubblico un’occasione unica per riscoprire il suo talento attraverso una raccolta di opere inedite e suggestive.
Il taglio del nastro è stato affidato a Stefania Campo, deputata regionale del Movimento 5 Stelle e madrina dell’evento, che si è impegnata personalmente per la realizzazione del progetto. Tra i partecipanti anche il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, il direttore generale del Libero Consorzio Comunale, Nitto Rosso, e la famiglia dell’artista. La manifestazione è stata coordinata da Biagio Battaglia e curata da Andrea Guastella, il cui lavoro ha permesso di dare una nuova luce al patrimonio artistico di Ferma.
Salvatore Ferma, nato a Ragusa ma trasferitosi a Roma, torna simbolicamente nella sua città natale con questa mostra, che rappresenta un omaggio alla sua produzione artistica e al profondo legame con la sua terra. In particolare, spicca il ciclo pittorico ‘murale’ all’interno della Sala Borsa, dedicato al lavoro e ai lavoratori. Questo suggestivo murale, che decora vividamente le pareti della sala, è una testimonianza del linguaggio visivo di Ferma, capace di esprimere con intensità emozioni che spaziano dal grido alla melodia, fino al silenzio più profondo.
La mostra sarà aperta fino al 6 gennaio e potrà essere visitata gratuitamente dal pubblico presso la Sala Borsa, in via Natalelli 137, dalle ore 17:15 alle 20:00. Un’occasione imperdibile per gli amanti dell’arte e per chi desidera conoscere più a fondo un artista che ha saputo raccontare il suo tempo e la sua terra con grande sensibilità.
La partecipazione entusiastica dei visitatori e gli apprezzamenti ricevuti durante l’inaugurazione dimostrano il forte impatto culturale dell’evento. La mostra, infatti, non è solo un tributo a Salvatore Ferma, ma anche un momento di riflessione sull’identità, le radici e il potere espressivo dell’arte.