Tra la sera del 30 e quella del 31 Luglio, la riserva naturale privata dei Pantani Cuba e Longarini, situata tra Ispica e Pachino, è stata ripetutamente attaccata da tre piromani ancora ignoti. Gli incendi dolosi hanno devastato circa 21 ettari di habitat naturali, causando danni ecologici, paesaggistici e turistici significativi.
I piromani hanno appiccato il fuoco in diversi punti, colpendo sia la vegetazione ripariale del versante nord del pantano Longarini sia la vegetazione arborea dell’argine sud. L’area interessata dagli incendi ricade all’interno della Zona Speciale di Conservazione (ZSC) ITA090003 e della Zona di Protezione Speciale (ZPS) ITA090029 “Pantani della Sicilia sud-orientale, Morghella, di Marzamemi, di Punta Pilieri e Vendicari”, soggetta a particolari vincoli di tutela comunitari.
Nonostante l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco, il vento e la difficoltà di raggiungere alcune delle aree colpite hanno aggravato la situazione, con danni estesi ai comuni di Pachino, Noto ed Ispica. Gli incendi hanno inoltre generato una grande quantità di fumi e ceneri, coinvolgendo terreni e abitazioni limitrofe, e rappresentato un elevato rischio per aziende agricole e serricole, abitazioni, ciclisti e traffico veicolare.
I danni agli ambienti naturali e alle specie animali e vegetali sono elevati. La riserva, gestita dalla fondazione Onlus tedesca Stiftung Pro Artenvielfalt – Fondazione Pro Biodiversità, è un rifugio per centinaia di specie diverse di uccelli ed altri animali. Gli incendi hanno causato la fuga di molti dei giovani fenicotteri nati quest’anno nel Pantano Longarini, fonte di attrazione per molti visitatori.
Le indagini sono in corso per identificare e perseguire i responsabili. Le autorità locali stanno collaborando strettamente con la fondazione e altre organizzazioni per garantire che tali atti non restino impuniti..