INCONTRO CON IL MAESTRO FRANCO CILIA A “CASA GIARA”

Inizia con il maestro Franco Cilia la stagione culturale estiva dell’Associazione “Casa Giara” a Marina di Modica, organizzata dal Presidente Pippo Puma, e dal Direttore artistico Gianluca Abbate. A presentare l’ospite della serata è il Presidente Pippo Puma: sono stati proiettati due video sul maestro Franco Cilia, il primo, sulla recente mostra di Cilia alla Camera di Commercio di Ragusa, “La voce del mare”, e l’altro in cui vengono trasmesse le immagini dello studio/museo del maestro, dove non esiste il limite tra la realtà e il sogno, tra la verità, la finzione e il mistero. Varcando la soglia di via San Vito, 44, si viene scaraventati in una realtà parallela, in cui gli occhi dei mostri, o delle belle fanciulle, o ancora le nuvole, il mare e il paesaggio, generano un’energia mentale Positiva che travolge chi li guarda, il quale, automaticamente, diviene parte integrante del quadro. Successivamente Pippo Puma pone qualche domanda all’artista, per conoscere meglio le cause che lo hanno portato alla sua arte, e soprattutto alla stesura del suo ultimo romanzo, “Ginevra”.

In una location incantevole, così come incantevoli sono i padroni di casa, che si impegnano a promuovere il patrimonio artistico e culturale di spicco nostrano, alla presenza dei numerosi ospiti, tra cui il presidente Franco Antoci, il Preside Lorenzo Zaccone (uno dei più grandi latinisti, studioso di geografia, con diverse pubblicazioni De Agostini), Grazia Dormiente, Frank Susino e Michele Giardina, che hanno presentato l’uscita di un interessante libro su Pietro Floridia-il sogno infranto di un musicista errante, la bella e brava attrice Adriana Tuzzeo, che ha letto dolcemente un pezzo del libro “Ginevra”, coinvolgendo i presenti, con una nota di melanconia, che tanto ama il maestro Cilia, ed infine ma non ultima la piccola Ginevra, nipote del maestro Franco Cilia, musa di molteplici tele del nonno, e protagonista dei due libri scritti dallo stesso, nonché protagonista assoluta della serata del 7/8/15!

“Ginevra” è il secondo capitolo del racconto del maestro Cilia, con prefazione di Ennio Bispuri e una nota di Salvatore Stella. Attraverso la lettura di questo libro si può capire la personalità e la genialità stessa di Cilia. Evidentemente Ginevra è la dolce nipote dell’artista, sinonimo di vita, amore, passione e soprattutto della bellezza, fonte di vera LUCE! In tutte le opere di Cilia è chiara la ricerca della bellezza: lo fa attraverso i ritratti di donne, meravigliose, che sprigionano una luce salvifica. La lunga ricerca della bellezza, trova quindi approdo nella nipote, che lui immagina storica dell’arte e direttrice della Fondazione delle opere di Franco Cilia, in un futuro prossimo, in cui lei ha 25 anni, il nonno invece è ormai morto, e lei, dal computer del nonno trova alcuni file che le permetteranno di conoscere nuove cose sulla vita di nonno Franco. Scrive Ennio Bispuri: “Con questo testo ci troviamo di fronte a un altro ossimoro, che può essere riassunto nella formula ricordare il futuro, dove però il futuro ricordato è il frutto della stessa fantasia dell’Autore, come qualcosa che, per essere futura, non può essere ricordata ma solo immaginata”.

Da una nota di Salvatore Stella: “Attraverso l’incanto visionario in cui Cilia svolge la magia dell’affetto che lo lega a Ginevra vengono ripercorsi, a partire dal suo stesso funerale che-come una drammaturgia barocca- si svolge all’arrivo della nipote da Parigi, aspetti esistenziali e significativi della sua vita artistica, dalla nascita in un basso tra i ‘vicoli senza tempo’ di Ibla, fino alle varie stagioni creative della sua arte e alla tragedia esistenziale della morte prematura del figlio Gianluca..”

Ma il racconto non è solo melanconia, è arricchito da piacevoli ritratti di personaggi caratteristici, di grande ironia e da alcune immagini fotografiche e pittoriche del maestro, che anche ieri sera ha presentato agli ospiti di “Casa Giara”, facendoli divertire, commuovere e soprattutto emozionando, perché la vera arte deve trasmettere messaggi positivi emozionando.

La serata si conclude in un cortile, dove sono sistemate alcune opere di Cilia, che creano un percorso giornaliero a partire dall’alba, fino a terminare nelle ore tarde della notte, dove è sempre la Luce ad essere protagonista. Una frase molto significativa di Cilia, sottolineata anche nel testo, è che “L’amore vince sempre sul nero della morte”, descrivendo così una profonda verità.