“La mancata fruizione delle ferie è diventata una sorta di integrazione pensionistica, una sorta di T.F.R. parallelo che al Comune di Vittoria raggiunge somme ingentissime, con dipendenti che arrivano alla pensione potendo vantare ben cinque anni di ferie non godute”. La dichiarazione, resa all’indomani della pubblicazione di alcune determinazioni del Direttore Generale del Municipio di Vittoria con la quale si liquidavano somme cospicue a dipendenti che, nel caso più eclatante potevano vantare sino a centosessanta giorni di ferie non godute, è del Segretario Provinciale dell’U.G.L.–Autonomie ed R.S.U. al Comune di Vittoria, Aldo Caruso, il Rappresentante Sindacale, insieme al Segretario Aziendale del S.I.L.PO.L., Salvatore Amodio, ha indirizzato una lunga e dettagliata nota al Direttore Generale, al Segretario Generale ed al Sindaco della Città, Avv. Giuseppe Nicosia, nella quale si sollevano seri dubbi sulla legittimità degli atti adottati.
Dichiara Salvatore Amodio: “… il problema non è solo la liquidazione delle ferie non godute, ma anche il capire sulla scorta di quale meccanismo il Resp.le del Settore Affari del Personale non abbia inteso dare e/o concedere le ferie ad un proprio dipendente per ben cinque anni come era suo dovere fare, compiendo conseguentemente una scelta gestionale che, oggi, viene addebitata all’erario comunale e, conseguentemente alla cittadinanza tutta…”.
Dichiara Caruso: “… già nel 2008 l’UGL aveva trasmesso alla Corte dei Conti gli atti afferenti ad un caso analogo, in quell’occasione avevamo evidenziato alla Direzione Generale dell’Ente i presupposti legislativi e giurisprudenziali che escludevano simili forme di monetizzazione delle ferie (che restano invece valide nei casi di interruzione traumatica del rapporto di lavoro, ad es. in caso di malattia o decesso ed in pochi giustificati casi comunque limitati nel tempo), ci stupisce quindi come lo stesso Dirigente, pur opportunamente informato abbia comunque inteso perseguire una linea di condotta che espone pesantemente l’Ente ad una concreta ipotesi di sanzione per danno erariale,…, e, …, non la esimono nemmeno da una possibile richiesta risarcitoria da parte del dipendente in questione che, a buon ragione, potrebbe vantare titolo per una richiesta di risarcimento legata ai possibili danni fisici, psicologici e sociali derivanti dall’impossibilità di godere anche di un solo giorno di riposo in ben cinque anni …”.
Dichiara Salvatore Amodio: “… con il collega Caruso valuteremo i passi successivi, al momento non possiamo fare altro che invitare tutti i colleghi prossimi al pensionamento a non andare in ferie così da accumulare, ad integrazione della cosiddetta “buonuscita” un extra bonus a carico del Comune di Vittoria …”.