INSUFFICIENZA PER IL PRESIDENTE FRANCO ANTOCI

Se quella di oggi alla sezione staccata dell’ITC Fabio Besta di Santa Croce Camerina fosse stata un’interrogazione invece che una riunione per fare il punto sull’iter sulla nuova struttura, che dovrebbe ospitare l’istituto, il presidente della provincia Franco Antoci si sarebbe beccato un’insufficienza e forse anche una nota. Spieghiamo perché:Il presidente di viale del Fante; Franco Antoci, il sindaco di Santa Croce; Lucio Schembari, l’assessore all’istruzione; Giovanni Agnello, il preside dell’istituto; Girolamo Piparo, una rappresentanza dei genitori e i rappresentati di classe oltre all’ingegnere della provincia; Giannella Scionti, si sono riuniti nel laboratorio dell’istituto (non ha sale dove ospitare riunioni) per cercare di capire l’iter, iniziato nel lontano 9 gennaio del 2009 con la delibera di giunta num° 3 che concedeva in” uso gratuito alla Provincia Regionale di Ragusa un’area di mq 4.440 facente parte del complesso edilizio “Campo Boario” per la realizzazione dell’edificio scolastico ad uso dell’I.T.C. di Ragusa sede staccata di Santa Croce Camerina.

Dopo i vari passaggi agli enti interessati (Provincia e Regione) in data 06 novembre, con una cerimonia correlata di taglio di nastro e foto ufficiali viene ceduta ufficialmente all’ente provincia con l’impegno da parte di quest’ultima di consegnare in tempi brevi una struttura modulare che possa ospitare le classi e i laboratori dell’istituto. Dopo i saluti di rito delle istituzioni ed un escursus sulla vicenda ai presenti (in data 29 ottobre 2010 il consigliere provinciale Salvatore Mandarà, con una lettera inviata ai capi gruppo e ai consiglieri provinciali, chiede che in considerazione dell’importanza strategica dell’opera, questa venga inserita nel Piano Triennale OO.PP Provincia di Ragusa 2010/2011con priorità uno nell’elenco delle opere da realizzare nel 2011)la prima sorpresa: Il presidente Antoci insieme ai presenti è stato informato in loco dall’ingegnere Scionti, del cambio di progettazione; dal modulo prefabbricato era diventata una costruzione in cemento armato con un progetto stilato dagli uffici provinciali. In itinere o meglio, in attesa di una determina del presidente per affidare la progettazione degli impianti, in mancanza di figure professionali all’interno della provincia, ad un ditta esterna.

L’ingegnere Scionti ha spiegato ai presenti (compreso l’ingegnere Antoci) che visti i costi dei due progetti che si equivalevano, hanno ritenuto più opportuna e sicura una struttura in cemento armato e qui la seconda sorpresa, abbiamo scoperto che abbiamo la popolazione studentesca più vandala d’Italia visto i danni irreversibile che avrebbero potuto procurare al modulo prefabbricato, che non sarebbe stato possibile riparare. Per la verità l’ingegnere Scionti ha precisato che i danni non debbono necessariamente provenire dagli studenti ma anche da fattori esterni come, per esempio (aggiungiamo noi) qualche invidioso del fatto che a Santa Croce si possa consegnare un’opera pubblica entro i termini stabiliti e non come afferma l’assessore Regionale Russo (quindi non un pinco pallino qualsiasi) nei canonici 3035 giorni che servono in Sicilia.

Una struttura modulare che in alcune parti d’Italia è un’eccellenza, (tranne che per Santa Croce) nell’eventualità, di un motivo qualsiasi (nella pubblica amministrazione ci possono essere accorpamenti, divieti e tanto altro) non dovesse più servire si potrebbe smontare e rimontare laddove risultasse utile senza lasciarsi alle spalle un’altra cattedrale inutile. Tutto questo fino all’era dell’assessore Giampiccolo, cambiato assessore si è mutato il progetto. Quello che prima era possibile, illustrato anche dallo stesso ingegnere ma in una sede diversa ( in quel caso l’aula consiliare del comune di Santa Croce) era un buon progetto oggi data la tipologia di popolazione, studentesca e non, deve essere aggiornato e reso compatibile. Quanto al finanziamento dell’opera, per il presidente Antoci sarà un facile passaggio: basta una delibera di giunta per accedere ad un mutuo alla cassa depositi e prestiti.

Ora se non ci siamo persi qualcosa o l’ente di Viale del Fante ha una corsia preferenziale, il passaggio al consiglio (che sia Provinciale o Comunale) è indispensabile e temiamo non troppo veloce considerando che ogni consigliere, non fosse altro per giustificare la sua elezione, chiederà perché Santa Croce si e (è solo per fare un esempio) Modica no. Vogliamo dare credito all’impegno del presidente Antoci che anche se non potrà vedere il completamento dell’opera a causa della fine del suo mandato, vedrà la posa della prima pietra perché come afferma il sindaco Schembari anche le piccole realtà come Santa Croce debbono godere degli stessi servizi e come continua il preside Piparo, nella sede di Santa Croce c’è la vera integrazione razziale in quanto quasi il 30% degli studenti sono di diverse etnie.