I Consigliri Comunali di Acate Silvia Terranova,Biagio Licitra e Michele Casì formulano la presente interrogazione consiliare rilevando quanto segue.
Premesso che il Convento dei Frati Minori Cappuccini rappresenta uno dei riferimenti storici della cultura acatese, che fu costruito nel secolo 1700 per ospitare monaci dell’ordine francescano dediti non solo al culto religioso ma anche alla cultura.
Considerato che il Convento fu arricchito dagli stessi frati Cappuccini di una preziosissima e ricca biblioteca, dotata di antichi tomi, testi e documenti storici di alto valore culturale, tra le più ricche e preziose della Regione.
Considerato altresì che il Convento è stato scelto come sede naturale della biblioteca comunale di Acate, proprio in un luogo tradizionalmente consono a tali funzioni, con spazi ed ambienti già collaudati da anni.
Vista la possibilità di ristrutturazione della Chiesetta come auditorium polivalente, e delle costruzioni adiacenti quali luoghi di lettura e consultazioni di testi, anche con l’ausilio di mezzi digitali.
Visto che parrebbe intenzione del Comune utilizzare gli ambienti del Convento per usi diversi da biblioteca.
Considerato infine che, ai sensi degli articoli 822 e seguenti del Codice Civile (“Dei beni appartenenti allo Stato, agli enti pubblici e agli enti ecclesiastici”), qualsiasi destinazione diversa sarebbe assolutamente illegittima ed illecita.
Tutto ciò premesso e considerato, si chiede al Sig. Sindaco del Comune di Acate di chiarire al Civico Consesso se corrisponde a verità quanto rappresentato e quali sono le prospettive di utilizzo del Convento dei Frati Minori Cappuccini.