Palermo, 22 novembre 2013 – La Regione Siciliana ha voluto promuovere l’inserimento lavorativo di giovani disoccupati o inoccupati tramite percorsi di formazione tesi a trasmettere le necessarie conoscenze e l’apprendimento dei
cosiddetti “Antichi Mestieri”, cioè tutte quelle attività artigianali presenti nel territorio.
Si è voluta aumentare la possibilità di inserimento lavorativo per tutti quei giovani che potessero essere interessati ad acquisire nuove competenze in settori che rischiano di scomparire, ma che, se adeguatamente conosciute e
apprese, possono diventare occasione di nuova occupazione.
Con comunicato stampa del 22 novembre 2013, il Gruppo parlamentare del Pdl della Regione Sicilia, vuole rendere noto che con l’Avviso pubblico n. 6 del 26 maggio 2009 è stato finanziato con fondi prelevati dall’Asse III del Piano Operativo Fondo Sociale Europeo (Po FSE)2007/2013 della Regione Siciliana e già da oltre due anni tutti gli enti formativi beneficiari hanno concluso i loro progetti, formando tutti quei giovani impegnati nelle dette attività, trasferendo loro conoscenze e competenze, nonché consentendo loro di acquisire un mestiere utile per una
occupazione futura o, addirittura, permettendo di potersi inserire presso le stesse aziende in cui si è svolta la didattica.
Il finanziamento che gli enti avrebbero dovuto ricevere si suddivideva in tre tranche : 50% all’avvio delle attività progettuale, 30% in itinere, o meglio,al completamento del 50% delle attività formative, mentre il residuo 20% a
seguito della rendicontazione finale della spesa.
Ad oggi gli enti gestori che hanno terminato le attività attendono ancora l’erogazione della quota di finanziamento pari al 30% e, comunque, tutti gli enti aspettano il residuo 20%, malgrado l’avvenuta prescritta rendicontazione,
accumulando, di conseguenza, notevoli ritardi nell’erogazione di quanto dovuto al personale docente e non, nonché ai giovani corsisti.
Sulla vicenda è intervenuto, con un’interrogazione parlamentare, il Vicecapogruppo del PdL all’Ars, On. Marco Falcone, che ha chiesto al Governo della Regione: “Quali determinazioni intende adottare per sbloccare l’erogazione finale dell’ultima tranche che impedisce agli enti di pagare
personale docente ed amministrativo, impegnato nei detti corsi, ma preclude, altresì, la possibilità ai giovani corsisti di avere quanto di loro spettanza per la frequentazione dei succitati percorsi formativi”.
La vicenda appare inspiegabile. Il ritardo nel pubblicare l’elenco degli enti formativi ammessi al finanziamento e quindi all’avvio delle attività formative non contribuisce di certo a mitigare il clima rovente che si respira nel sistema formativo regionale.
“Ho depositato un’interrogazione parlamentare – ci dice Falcone – con la quale chiedo di conoscere i motivi che ancora oggi impediscono all’assessore alla Formazione professionale di pubblicare la graduatoria dei progetti relativi alle attività formative in conto alla seconda annualità dell’Avviso 20, come stabilito già da diversi mesi”.
Proprio qualche giorno fa, nel corso dell’audizione in Commissione Cultura e Lavoro all’Ars, il rappresentante dello staff al seguito dell’assessore alla Formazione professionale, Nelli Scilabra, aveva rassicurato circa la pubblicazione entro una settimana della graduatoria ed il conseguente avvio delle attività formative.
Il vice capogruppo del Pdl all’Ars punta il dito anche sui ritardi nei pagamenti degli stipendi pregressi e correnti maturati dai lavoratori per l’attività effettivamente prestata.
“Tralasciamo, infine – aggiunge Falcone – che tale inadempimento sta comportando grossi problemi anche nei pagamenti degli stipendi degli operatori”.
M.S.