Scoperta una necropoli in via Anfuso a Ragusa: interventi per valorizzare il sito archeologico e modificare viabilità

Una strettoia, un limite alla viabilità e un potenziale pericolo.
Non tutti sanno però che ciò che riduce la carreggiata di via Anfuso è una scoperta archeologica, con una serie di antiche tombe scavate nella pietra.

Dopo ulteriori studi (e qualche altra interessante scoperta nelle zone limitrofe), il sindaco Peppe Cassì annuncia che il sito sarà valorizzato e allo stesso tempo sarà risolto il problema della viabilità realizzando una seconda carreggiata.

Adeguatamente tutelato e preservato, lo scavo diventerà quindi una sorta di “spartitraffico” tra due corsie; una, esistente, con viabilità in discesa e l’altra, nuova, in salita.

I punti chiave del progetto

Raddoppio della carreggiata. La nuova configurazione stradale prevede due corsie separate per il traffico in salita e in discesa, eliminando la storica strettoia che causava disagi e pericoli agli automobilisti.

Valorizzazione archeologica. Al centro della strada, saranno collocati i reperti archeologici costituiti da antiche tombe scavate nella roccia. Un intervento di pulizia e messa in sicurezza consentirà di renderli visibili e integrati nel contesto urbano. Questo progetto è il risultato di una stretta collaborazione tra l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Peppe Cassì, il consigliere Marco Galifi di Ragusa TerraMadre e la Soprintendenza ai Beni Archeologici, rappresentata dall’archeologo Saverio Scerra.

La nuova configurazione stradale eliminerà i pericoli legati alla vecchia struttura. I reperti archeologici saranno accessibili e visibili, trasformando la zona in un esempio di integrazione tra modernità e storia. La bonifica dell’area elimina i rischi di degrado e restituisce ai cittadini uno spazio di valore.

Un modello di sviluppo sostenibile

L’intervento su via Anfuso è un esempio virtuoso di come la riqualificazione urbana possa rispondere alle esigenze della cittadinanza con un approccio che non sacrifica il patrimonio storico, ma anzi lo valorizza. Come sottolineato dal consigliere Galifi, il progetto è una dimostrazione concreta che sicurezza, modernizzazione e rispetto per la storia possono convivere armoniosamente.

Grazie a questa iniziativa, un’area problematica viene trasformata in un punto di riferimento per la città, non solo per la funzionalità stradale ma anche per il suo valore culturale, creando un modello replicabile in altre zone che necessitano di interventi simili.

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