“Io, Renato Guttuso”: la mostra a Modica esplora la vita e l’arte del maestro siciliano

Dal 19 aprile al 19 ottobre 2025, la Società Operaia di Mutuo Soccorso di Modica ospiterà la mostra “Io, Renato Guttuso”, un evento che celebra il celebre artista siciliano e la sua profonda connessione con la Sicilia, la politica e l’impegno sociale. Curata da Giuliana Fiori e Anna Papale, questa mostra rappresenta la seconda tappa di un progetto espositivo che aveva già fatto tappa nel 2020 presso il Comune di Noto. L’iniziativa è promossa da Sikarte, un’associazione culturale siciliana che si pone l’obiettivo di rendere l’arte accessibile a tutti e di valorizzare i luoghi storici dell’isola attraverso eventi culturali di respiro internazionale.

Un viaggio nel “Io” di Guttuso

La mostra “Io, Renato Guttuso” è un viaggio profondo nell’animo del maestro, dove l’artista siciliano viene svelato non solo attraverso le sue opere più iconiche, ma anche attraverso il suo lato più intimo e personale. Il percorso espositivo include una selezione di oli e disegni che raccontano le diverse sfaccettature della sua vita: dalla nostalgia per la sua terra natale, la Sicilia, al trasferimento a Roma; dalle sue passioni personali, come l’amore e l’eros, alla sua attività politica e sociale. Guttuso emerge così non solo come artista, ma anche come intellettuale impegnato e cittadino militante.

La location: un simbolo di solidarietà e cultura

La Società Operaia di Mutuo Soccorso, che ospita la mostra, non è solo una cornice storica perfetta per l’arte di Guttuso, ma è anche un simbolo di impegno sociale, politico e ideologico. Fondata nel XIX secolo, la Società fu un importante punto di riferimento per i lavoratori e ha sempre avuto un forte legame con le tematiche di solidarietà e lotta per l’uguaglianza. Il legame tra l’artista e questa istituzione è evidente, poiché anche Guttuso ha utilizzato la sua pittura come strumento di denuncia sociale e politico. La mostra dunque si inserisce perfettamente nel contesto della Società Operaia di Mutuo Soccorso, che ha sempre avuto una missione culturale e sociale simile a quella di Guttuso.

Un racconto a due voci

La curatrice Anna Papale sottolinea che la mostra non si limita a documentare il percorso artistico di Guttuso, ma cerca anche di raccontare la sua vita quotidiana, il suo percorso emotivo, intenso e passionale. La doppia lettura proposta dall’esposizione—quella dell’artista e quella dell’uomo—offre uno spunto per riflettere sull’evoluzione di Guttuso non solo come pittore, ma anche come figura intellettuale, politica e sociale.

La mostra offre un racconto visivo che permetterà ai visitatori di esplorare la complessità e la poliedricità di Guttuso. Tra i temi trattati, non mancano le sue nature morte, le sue battaglie per l’uguaglianza sociale e le sue scenografie teatrali, un altro degli ambiti in cui Guttuso ha lasciato un’impronta indelebile.

Un’occasione per Modica

La Sindaca di Modica, Maria Monisteri Caschetto, ha espresso grande soddisfazione per l’opportunità di ospitare un evento di questa portata, che conferma la città come punto di riferimento culturale. “Questa mostra è un gioiello che si incastona nella bellezza di Modica”, ha dichiarato la Sindaca, sottolineando l’importanza di continuare a rendere la città un polo di attrazione per gli appassionati d’arte.

Il progetto è sostenuto da numerosi enti e istituzioni, tra cui l’Assessorato dei beni culturali e dell’identità siciliana, il Comune di Modica, e l’ARS (Assemblea Regionale Siciliana). La realizzazione dell’evento è stata possibile anche grazie alla collaborazione di sponsor e partner locali.

Un appuntamento imperdibile

“Io, Renato Guttuso” non è solo una mostra, ma un’opportunità di vivere la cultura e l’arte in modo completo, esplorando le emozioni e le idee che hanno guidato uno dei più grandi pittori italiani del Novecento. Per sei mesi, la città di Modica si prepara ad accogliere migliaia di visitatori, offrendo loro l’occasione di entrare nel mondo di Guttuso e di riflettere sulla sua eredità culturale e politica.

La mostra rappresenta anche un passo importante nel consolidamento della vocazione culturale della città, che continua a crescere come centro di arte e storia, unendo il passato con il presente e portando avanti un discorso di impegno e sensibilizzazione sociale attraverso l’arte.

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