Il Castello di Donnafugata, uno dei gioielli storici e architettonici di Ragusa, potrebbe presto vivere una nuova stagione grazie a un innovativo partenariato pubblico-privato. Questa ipotesi, avanzata dal sindaco Peppe Cassì a seguito della manifestazione di alcuni privati, prevede un modello gestionale che coinvolge sia il settore pubblico che quello privato, con l’obiettivo di valorizzare e potenziare l’attrattiva turistica e culturale del sito.
In una dichiarazione, il sindaco Cassì ha delineato una visione ambiziosa per il futuro del Castello di Donnafugata e del suo parco. “E se il Castello di Donnafugata col suo Parco fosse aperto e visitabile anche di sera? Immaginate il fascino? E se fosse dotato di un numero maggiore di addetti competenti? E magari fosse anche in connessione strategica con il nuovo Museo della Città di Palazzo Zacco, in pieno Centro?” ha suggerito il sindaco, evocando un’immagine suggestiva di una fruizione estesa e migliorata.
L’idea non si ferma solo al Castello di Donnafugata. La Sala Falcone Borsellino potrebbe trasformarsi in un vivace centro culturale per Ibla, ospitando attività teatrali, laboratori e eventi per residenti, turisti e studenti universitari. Questo ampliamento delle funzionalità culturali integrerebbe il nuovo Museo della Città di Palazzo Zacco, creando una rete di attrazioni coordinate che arricchirebbe l’offerta culturale della città.
Negli ultimi anni, il comune ha investito ingenti risorse per il restauro e la riqualificazione del complesso di Donnafugata, di Palazzo Zacco e della Sala Falcone e Borsellino. “Dopo gli investimenti milionari di questi anni sul complesso di Donnafugata con il recupero di nuove sale e cortili e la riqualificazione del Parco, su Palazzo Zacco con l’apertura del nuovo Museo della Città, sulla sala multiuso Falcone e Borsellino ristrutturata, è arrivato il momento di avviare il partenariato speciale pubblico privato,” ha spiegato Cassì.
Il partenariato speciale pubblico-privato (PSPP) rappresenta una forma innovativa di collaborazione, in cui soggetti pubblici e privati lavorano insieme attraverso un tavolo tecnico paritario per definire e attuare strategie di gestione e valorizzazione dei beni culturali. Questo modello mira a superare i limiti delle modalità gestionali pubbliche, integrando l’esperienza e le competenze del settore privato.
Il 1 agosto, la Giunta comunale ha approvato le delibere di presa d’atto di due proposte di PSPP: una riguardante il complesso di Donnafugata e il nuovo Museo della Città, e l’altra la Sala Falcone e Borsellino. Queste delibere saranno pubblicate per 30 giorni, permettendo ad altri soggetti privati di presentare proposte alternative. Successivamente, il Consiglio Comunale avrà l’ultima parola sulla stipula dei partenariati.
Questa iniziativa riflette una tendenza crescente in Italia, dove i partenariati pubblico-privato stanno producendo ottimi risultati nella valorizzazione di importanti siti culturali. “Al controllo pubblico del patrimonio si aggiungono l’esperienza e la competenza di qualificati privati per una gestione sinergica che ha al centro la crescita del sito e quindi del territorio,” ha concluso il sindaco Cassì, auspicando che questa collaborazione possa portare a una nuova era di sviluppo culturale e turistico per Ragusa.