E’ stata depositata dal TAR l’ordinanza n. 151/14 con la quale sono state sospese le delibere di determinazione delle tariffe TARSU nella parte in cui hanno tenuto conto di passività relative ad esercizi pregressi e di costi indiretti, benevolmente definiti “costi impropri”. Si tratta di un milione di euro che l’Amministrazione comunale, e chi la sostiene, ha caricato sui cittadini definendoli “costi di esercizio”.
E’ il caso di dire che questa amministrazione ha dato il peggio di sé.
Ora non possono pensare Sindaco, Giunta, maggioranza e funzionari comunali di lasciare le cose come stanno o solo immaginare che siano i cittadini ad autoridurre gli avvisi di pagamento.
Il Comune ha l’obbligo di rideterminare la tariffa riducendola da quelle voci di spesa che illegittimamente sono state inserite e quindi fissare nuovi termini per il pagamento. Inoltre devono predisporre una variazione urgente di bilancio per dare copertura a quelle spese (un milione di euro circa) che illegittimamente erano state caricate nella TARSU sia per spese generali d funzionamento che per debiti fuori bilancio, poichè anche la delibera di approvazione del bilancio è sospesa nella parte in questione.
Quanti si sono resi responsabili di questo maldestro e dannoso tentativo di prelevare dalle tasche dei cittadini importi non dovuti dovrebbero trarre le dovute conseguenze. Essi hanno infatti dimostrato, oltre che palese incapacità e imperizia, anche un atteggiamento senza scrupoli nei confronti dei cittadini, non ultima le decisione di costituirsi nel giudizio avanti al TAR con costi tutti gravanti sulla stessa tariffa sotto la voce spese legali.