Non si risolve nonostante due sedute, andate a vuoto, della conferenza dei capigruppo il presunto caso d’incompatibilità emerso nel civico consesso nel corso della discussione sul piano spiaggia.
Alla fine è passata la proposta del consigliere Vito D’Antona perché ogni singolo consigliere produca una dichiarazione (che escluda la incompatibilità sino al 4° grado di parentela) con la quale esprime la sua condizione nei confronti dell’argomento in discussione. Proposta accolta anche dal gruppo di maggioranza. Solo avere esperito questa fase propedeutica l’argomento potrà essere discusso e apprezzato dal civico consesso. L’approvazione del piano è affidata, come si sa, all’Assessorato regionale al Territorio e Ambiente.
Presenti diciannove consiglieri la seduta si apre con un intervento del Presidente Garaffa che informa che la conferenza dei capigruppo delle 12 convocata per stamani non si è tenuta ed è stata aggiornata alle18, ma anche questa senza alcun esito.
Stamane doveva essere presente la PO che non ha partecipato alla seduta; ma neanche alle 18 la conferenza si è tenuta per mancanza del numero legale.
La PO dell’urbanistica, arch. Salvatore Monaco, chiede scusa per non essere stato in grado di essere presente alla conferenza di stamani perché impegnato alla conoscenza della concessione oggetto di discussione nel corso delle sedute dedicate al piano spiagge.
Attraverso la concessione, resa nota ieri, si è risaliti alla concessione demaniale e quindi all’autorizzazione rilasciata dall’ente.
La concessione è intestata al Circolo Nautico Portosalvo del gennaio del ‘96 e rilasciata per la durata di quarantatré mesi dal 1 giugno 1997 al 31 dicembre del 2000.
Dalle ricerche fatte alla capitaneria di porto, ufficio del Demanio, la concessione nel 2001 ha avuto una voltura, a favore dell’associazione “Mare Nostrum”, che ha avuto prorogata la concessione sino al 2005; nell’ultimo rinnovo la scadenza era al dicembre del 2008. Intanto nel 2007 si registra un’altra voltura di concessionario, titolare, questa volta, “Controvento” con proroga di scadenza sino al 2009.
Nel 28 aprile 2010 è prorogata la concessione del 2008 sino al 2014.
Nel lasso di tempo sono intervenuti due decreti legge che consentono la proroga automatica della concessione per ulteriori sei anni, quindi valida sino al 2020.
La prima concessione riguardava un’area di 25 metri quadri, posto di barca di primo soccorso, e 25 metri quadri per una postazione radio. Sono stati pagati i bollettini dovuti per la concessione sino al 2008.
Però non si ha contezza se siano stati assolti gli obblighi pecuniari legati alla concessione.
Il Comune non ha conoscenza di tutto questo. Il Demanio è obbligato a comunicare notizia quando si tratta di una richiesta di allargamento dell’area richiesta. Nell’archivio regionale del Demanio all’ATA (Assessorato Territorio e Ambiente) per l’anno 2015 non c’è traccia del comune di Modica.
Nel maggio del 2012 la Capitaneria di Porto di Pozzallo scrive una lettera all’associazione “Controvento” e al sindaco di Modica nella quale si intima al concessionario ad apportare modifiche alla costruzione ai fini della sicurezza pubblica pena la decadenza delle concessione. Questo è quanto e solo lunedì prossimo l’ufficio archivio del Demanio sarà nella condizione di dare maggiori informazioni.
La squadra di polizia edilizia ha riferito, con una nota, alla PO e all’Avvocatura comunale, alla Protezione Civile, al responsabile dell’Ambiente, nella quale si fa rilevare la pericolosità per gravi condizioni d’instabilità della struttura di legno esistente molto danneggiata a causa delle sfavorevoli condizioni atmosferiche.
Il consigliere Carmelo Cerruto trae spunto per prendere atto della fondatezza della documentazione inoltrata dal gruppo ieri sera. E’ ormai certo che quest’autorizzazione è acclarata e quindi sia inserita nel piano in trattazione.
Il consigliere Vito D’Antona rileva il silenzio dell’assessore in questi giorni di dibattito; torna sulle questioni d’incompatibilità atteso che il consigliere Piero Covato ha fornito un documento in cui si può profilare un’ ipotesi di incompatibilità. A oggi per i fatti ricordati la situazione rispetto a ieri sera, non è mutata. Rimane ferma l’aspettativa di chiarire la questione.
Il Piano spiaggia è un documento urbanistico e regolamentare che può, in qualche modo, compararsi alla variante al PRG; così come scattano casi d’incompatibilità per i documenti urbanistici anche per questo deve farsi valere lo stesso regime. Nel caso si chiede ai consiglieri tutti di compulsarli per sapere se si trovano in una posizione d’incompatibilità o meno.
Il presidente del consiglio comunale si attivi entro otto giorni a recuperare le dichiarazioni che sono quelle che hanno valore giuridico; solo dopo l’argomento piano spiagge può essere trattato.
Il consigliere Tato Cavallino valuta l’intervento della PO all’urbanistica tardiva perché riguarda attività svolte negli anni nelle aree rivierasche del territorio e oggi non si hanno notizie precise sullo stato di fatto. La realtà doveva emergere prima.
Riguardo alla documentazione emersa ieri sera in consiglio, ovvero l’osservazione fatta da un cittadino legato al presunto caso di incompatibilità, come ha risposto la PO all’urbanistica? La PO non ha dato alcuna risposta, è la replica, per l’elementare ragione che l’osservazione gli è arrivata solo per conoscenza.
Il consigliere Carmelo Cerruto dichiara di essere d’accordo con l’ipotesi ricognitiva tra i consiglieri richiesta dal consigliere Vito D’Antona. Il presidente valuta la proposta sensata.
Il consigliere Giorgio Falco intervenendo dicendo che entro venti minuti possa essere resa la dichiarazione e quindi chiede una sospensione del consiglio di venti minuti.
Il consigliere Carmelo Cerruto ricorda che l’incompatibilità scatta, in questi casi, sino al quarto grado di parentela. Questa verifica richiede tempo.
L’Assessore all’urbanistica, Giorgio Belluardo, rileva che il piano per la sua dimensione non ha refluenze d’incompatibilità sui consiglieri comunali. Il segretario generale questa mattina ha chiarito il dubbio. Anche la normativa regionale sostiene che il piano deve essere solo valutato dal consiglio comunale. Il manufatto oggetto di dibattito non ha alcuna ricaduta negativa sul documento in discussione, approvato dalla giunta, già pubblicato e quindi oggetto di osservazioni. Il responsabile del procedimento peraltro ha ammesso che non inficia l’iter del piano che precede l’approvazione da parte dell’ATA. Non ha alcun parere contrario perché si proceda agli accertamenti d’incompatibilità o meno sui consiglieri che operano nell’ambito dell’interesse generale. Quest’amministrazione ha portato avanti l’atto, obbligato per i comuni, e quello di Modica può essere trai pochi a vederselo approvato.
L’amministrazione tutta ha condiviso le scelte fatte perché finalmente si dà una regola e una disciplina per gli insediamenti sul territorio.
Il consigliere Piero Covato esprime la necessità di sospendere il consiglio dichiarando di essere d’accordo con la proposta lanciata dal consigliere Vito D’Antona. Il consiglio è sospeso per dieci minuti.
Alla ripresa dei lavori sono presenti diciotto consiglieri e il consigliere Piero Armenia dichiara che è interesse della maggioranza votare una delibera in modo sereno. Ritira il max emendamento e c’è l’impegno che ognuno presenterà la certificazione e solo dopo si andrà a votare l’argomento.
Chiede il rinvio del consiglio a mercoledì 2 dicembre alle ore 19.00.
Il consigliere Carmelo Cerruto si dichiara d’accordo con la proposta ma chiede il rinvio giovedì 3 dicembre che, però, non è accolto.
Il consiglio è rinviato a mercoledì 2 dicembre alle ore 19.00.