ISPICA IN DISSESTO FINANZIARIO

Il Bilancio stabilmente riequilibrato per l’anno 2013, presentato agli organi competenti, è oggetto di pesanti rilievi da parte del Ministero dell’Interno, che ha inviato una nota ricevuta dal Comune di Ispica il 18 febbraio 2014. Il documento ministeriale, condannando il prodotto  del sindaco Piero Rustico e della “sua” Giunta, è stato portato a conoscenza dei consiglieri comunali solo lo scorso 4 marzo 2014, ossia diversi giorni dopo il voto di sfiducia espresso al sindaco Rustico lo scorso 28 febbraio. Lo rendono noto il coordinatore di Sviluppo e Solidarietà per Ispica, Marco Santoro e i Consiglieri Comunali, Angelo Fidelio e Maria Carmela Spadaro.

 Forse, se la nota ministeriale fosse stata immediatamente diffusa ai consiglieri, gli otto non votanti la sfiducia, invece di fuggire dalla massima assemblea cittadina per salvare il Sindaco, avrebbero magari potuto cambiare idea. Questo, naturalmente, a voler ben pensare. In realtà, gli otto consiglieri fedelissimi a Rustico continuano ad essere complici del primo cittadino nel nascondere le note del Ministero, oggi, ma anche quelle della Corte dei Conti, ieri, ed altri documenti ancora: che strano vizietto. 
Il Ministero dell’Interno, – spiegano gli esponenti di Sviluppo e Solidarietà – che esamina tutti gli atti dei comuni in dissesto finanziario, evidenziando le incongruenze riscontrate nel bilancio stabilmente riequilibrato per 2013, ha richiesto una serie di misure che renderanno necessario redigere e adottare un nuovo bilancio. Chiarendo in primis che i quattro milioni di euro accreditati al Comune usufruendo del decreto legge 35, che dovevano servire al pagamento dei debiti contratti coi fornitori, non possono essere gestiti dai commissari straordinari e non potranno essere neppure inseriti nel bilancio come previsione in entrata. Una sconfitta amministrativa per il Sindaco e la sua Giunta, ma soprattutto una disgrazia per i creditori che non riceveranno quei soldi che toccavano loro di diritto per il lavoro prestato. 
È stata la disamministrazione totalitaria del Sindaco con delega al Bilancio, l’accelerazione al buio nella dichiarazione di pre-dissesto, la mancanza d’interlocuzione con la Corte dei Conti, il continuo e repentino cambio dei ragionieri e delle cause legali ad oltranza contro tutto e tutti a comportare tali drammatiche conseguenze all’economia e alle famiglie. Un disastro che gli otto consiglieri filorusticani hanno avallato e aggravato per un altro anno di deriva.
Come se tutto questo non bastasse  – continuano il coordinatore e i Consiglieri Comunali di Sviluppo e Solidarietà- è stato determinato l’aumento del 30% delle indennità del sindaco Rustico, del presidente del Consiglio Quarrella, degli assessori e consiglieri a decorrere dal primo gennaio 2014, ossia col pagamento degli arretrati. La somma lieviterà quindi a circa 180 mila euro annui, che in tempi di ristrettezze e di crisi sono una cifra che offende gli Ispicesi che patiscono un disagio socio-economico aggravato dalle super tasse comunali senza precedenti. 
Il ripristino del 30% nelle indennità di funzione  – concludono Santoro, Fidelio e Spadaro – contrasta con il dissesto ed è politicamente immorale e foriero di altri più gravi disastri. Inoltre, tale provvedimento è stato adottato in sordina il 18 febbraio scorso, coincidente con l’arrivo della nota del ministero degli Interni, tenuta nascosta. 
Sviluppo e Solidarietà per Ispica continuerà la sua battaglia a fianco dei cittadini. Sarà presente in Consiglio Comunale per essere il megafono dei cittadini.
Il nostro gruppo consiliare con il voto favorevole alla mozione di sfiducia al Sindaco, ha  posto la parola fine, consapevole del tutti a casa per favorire il risanamento vero e disinteressato con il voto liberamente espresso dai cittadini.