Sono in dirittura d’arrivo i lavori di restauro della preziosa “pianeta e della stola in seta rossa laminata con ricami in oro”, tradizionalmente indossata durante la festa delle Reliquie della Croce, conosciuta come la festa della “Patena”. Questo importante evento liturgico si celebra ogni anno il martedì che precede il Mercoledì delle Ceneri, segno dell’inizio della Quaresima.
Il paramento, confezionato su commissione della baronessa Lucia Schininà di Ragusa come ex voto per grazia ricevuta dal figlio Mario, fu donato il 24 febbraio 1914, proprio in occasione della festa della “Patena”. Questo prezioso manufatto, di grande valore storico e devozionale, ha subito nel tempo danni al tessuto e ai ricami che hanno reso necessario un intervento conservativo.
I lavori, affidati nel novembre 2024 alla restauratrice Tiziana Iozzia della ditta “Tessili Antichi” di Ragusa, sono stati eseguiti con grande professionalità e nel rispetto delle linee guida approvate dalla Soprintendenza BB.CC.AA. di Ragusa.
Le operazioni hanno previsto la pulitura fisica mediante aspirazione e vaporizzazione per rimuovere particellati di sporco e restituire consistenza al tessuto, lo smontaggio e consolidamento, con tecniche di microaspirazione e l’applicazione di reti di poliestere trasparente (maline) per proteggere le zone fragili e il rimontaggio della pianeta, eseguito con cuciture a mano invisibili e rispettose della struttura originale.
Il restauro, dal costo interamente sostenuto dalla famiglia ispicese Di Martino–Traversa, è stato un gesto di grande generosità e attenzione verso il patrimonio culturale e spirituale della comunità. La famiglia, in collaborazione con l’Arciconfraternita del SS. Cristo Flagellato alla Colonna, presenterà ufficialmente il restauro nei giorni precedenti alla festa della “Patena” 2025.
Piero Rustico, presidente dell’Arciconfraternita, ha dichiarato: “La pianeta con la stola rossa è uno dei paramenti più belli e preziosi della Basilica, particolarmente significativo per i confrati e devoti del SS. Cristo. Grazie alla cura del parroco don Gianni Donzello e alla generosità della famiglia Di Martino–Traversa, questo restauro è un evento da ricordare nell’Anno Santo 2025.”