Italiani e tunisini fanno barriera umana in Questura per impedire trasferimento di un uomo. Ecco cosa successo a Ragusa

Nei giorni scorsi il tentativo di ostacolare l’accompagnamento di un cittadino di origini tunisine al Centro di Permanenza per il Rimpatrio (C.P.R.) di Caltanissetta è stato bloccato dagli Agenti della Squadra Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Ragusa. L’episodio ha portato all’identificazione e alla denuncia di sette persone, tre italiane e 4 tunisine, per resistenza, minaccia e oltraggio a Pubblico Ufficiale.

L’Intervento della Polizia

Gli agenti erano impegnati nell’esecuzione di un Decreto di Espulsione nei confronti di un cittadino tunisino, che prevedeva il trattenimento presso il C.P.R. di Caltanissetta. Durante le operazioni, un gruppo di sette persone, tra cui i cinque denunciati, ha cercato di impedire fisicamente l’uscita del veicolo dalla Questura, accalcandosi davanti al cancello carraio e minacciando gli agenti.

La reazione della Polizia

La situazione si è protratta per diversi minuti, richiedendo l’intervento di ulteriori volanti della Polizia di Stato per garantire la sicurezza dell’operazione e permettere il passaggio del veicolo con a bordo il cittadino tunisino. Nonostante le difficoltà, gli agenti sono riusciti a gestire la situazione senza ricorrere all’uso della forza eccessiva.

Le indagini e l’identificazione dei responsabili

Le indagini sono state tempestive e complesse, condotte anche con il supporto del personale del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica. Grazie all’uso di tecnologie avanzate e alla collaborazione tra diverse unità, i poliziotti sono riusciti a identificare e denunciare in stato di libertà le persone coinvolte nell’ostacolo all’operazione.

Le sette persone identificate sono ora sotto denuncia per i reati di resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, nonché di oltraggio

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