L’ ISTITUTO “G. VERGA” INCONTRA LO SCRITTORE NICCOLÒ AMMANITI

La Sicilia “salvata dai ragazzi” è il messaggio forte che vogliamo trasmettere ai nostri adolescenti.

Nel romanzo “Anna”,  in una Sicilia diventata un’immensa rovina, una tredicenne cocciuta e coraggiosa parte alla ricerca del fratellino rapito. Fra campi arsi e boschi misteriosi, ruderi di centri commerciali e città abbandonate, fra i grandi spazi deserti di un’isola riconquistata dalla natura e selvagge comunità di sopravvissuti, Anna ha come guida il quaderno che le ha lasciato la mamma con le istruzioni per farcela. E giorno dopo giorno scopre che le regole del passato non valgono più, dovrà inventarne di nuove.

Durante la nostra vita, da adolescenti subiamo una metamorfosi che ci fa quasi chiudere con il mondo del fantastico,  ci fa  prendere coscienza della realtà e si formano le fondamenta di quello che sei. I genitori che prima erano un totem diventano persone con punti di vista e etica differenti!

La Prof.ssa Paola Trimarchi, referente del Progetto, ha indossato le vesti di bravissima giornalista, facendo emergere tramite le domande rivolte all’autore, come un adolescente sia una persona perfetta per  raccontare il mondo, poiché sono loro, il centro del cambiamento, nonostante il “nero” intorno. È emersa anche una “speranza fiduciosa”, una certezza di cavarsela, mantenendo la memoria della cultura del passato per poter affrontare il futuro.

Si invitano così i ragazzi alla lettura che è il mezzo per fare conoscere il passato non solo nei fatti, ma nell’intimo dello spazio personale che leggendo si crea.

Con “Anna” Niccolò Ammaniti ha scritto il suo romanzo più struggente. Una luce che si accende nel buio e allarga il suo raggio per rivelare le incertezze, gli slanci del cuore e la potenza incontrollabile della vita. Perché, come scopre Anna, la “vita non ci appartiene, ci attraversa”.