Con 60 milioni di euro la Banca Agricola Popolare di Ragusa, tenta di dare ossigeno ai soci le cui vicende sono note per essersi ritrovate le proprie azioni bloccate. Si tratta di un intervento straordinario che unitamente al piano industriale ha lo scopo di restituire fiducia e serenità ai soci coinvolti nella questione. L’operazione denominata Lympha. Il Cda della Bapr ha varato una operazione finanziaria su 3 livelli che prevede il buy back (termine tecnico per riacquisto delle azioni) per 15 milioni di euro, un’offerta pubblica e di acquisto volontario e parziale per altri 15 milioni e la distribuzione di un dividendo pluriennale straordinario per complessivi 30 milioni. Nel dettaglio il buy back consente, nei limiti del plafond previsto e secondo il criterio cronologico delle richieste di vendita, di liquidare in parte o totalmente l’investimento in azioni emesse dalla banca. Si tratta di una operazione una tantum destinata a favorire il riassetto della base azionaria della banca. Immettendo 15 milioni sul mercato Hi-Mtf la banca garantirà così il doppio del valore della liquidità immessa nell’ultimo triennio. Nelle previsioni non tutte le richieste potranno essere soddisfatte per cui la banca lancerà successivamente un’Opa sul mercato per altri 15 milioni per soddisfare i soci che potrebbero non trovare spazio nel riacquisto azionario (Buy back). Altra manovra è il dividendo straordinario per un totale di 30 milioni per coloro che decideranno di mantenere l’investimento nella banca o che volessero, eventualmente entrare nel capitale. Il piano sarà sottoposto all’attenzione della prossima assemblea dei soci.