La biodiversità è l’assicurazione sulla vita del nostro territorio. Quindi, la conservazione della biodiversità deve essere perseguita senza limiti poiché essa costituisce un patrimonio universale che può offrire vantaggi immediati per l’uomo. Questo il messaggio forte venuto fuori dalla giornata inaugurale del nuovo anno sociale dell’Ammi, l’Associazione mogli medici italiani, sezione di Ragusa. Ieri pomeriggio, nella sede dell’Ordine dei medici, la presidente Elisa Marino Criscione ha dato ufficialmente il via alla nuova stagione di appuntamenti che, sul solco della linea già tracciata nei mesi scorsi, dovranno essere caratterizzati, seguendo anche i fini statutari, dalla programmazione di alcuni incontri ed appuntamenti aventi ad oggetto la medicina preventiva e, più in generale, lo stato di benessere delle persone. Senza dimenticare gli aspetti connessi alla solidarietà. “Siamo contente – ha detto la presidente – di avviare questo nuovo percorso annuale facendo tesoro dell’esperienza del recente passato e, soprattutto, cercando di fornire stimoli sempre differenti su argomenti di ampio respiro”. Come quello, per l’appunto, trattato dall’agronomo Giuseppe Cicero, dirigente regionale e responsabile del laboratorio siciliano per il controllo degli alimenti e per la certificazione dei vini e degli oli, che si è occupato di scandagliare gli aspetti concernenti la “Biodiversità per costruire il futuro: tradizione, integrazione sviluppo culturale ed economico. Salvaguardia degli ecosistemi naturali genetici e biologici”. Dall’analisi della situazione complessiva discende la necessità di mantenere inalterati gli equilibri climatici sia a scala locale che planetaria, riflettendo sul fatto che le specie vegetali, oltre ad essere l’unica fonte di ossigeno, hanno un ruolo fondamentale negli equilibri idrici e in quelli gassosi. Ma non solo. Lo studio della biodiversità consente di avere fondamentali conoscenze anche per comprendere meccanismi biologici analoghi nell’uomo. E, poi, l’uso sostenibile della flora per fini alimentari e medicinali: oggi, infatti, viene sfruttata solo una minima parte delle infinite possibilità alimentari fornite dalle piante. Così come c’è il rischio di perdere, prima ancora di scoprirle, piante che forniscono sostanze necessarie nella lotta contro patologie come il cancro e la leucemia. All’appuntamento di Ragusa, ieri, ha voluto essere presente anche il presidente della sezione Ammi di Modica, Maria Teresa Gugliotta Ventura. La quale ha ricordato la vicinanza e l’interesse delle socie “ammine” della città della Contea ai fini dello sviluppo delle linee guida dell’associazione. Dando vita, insomma, ad una sorta di gemellaggio. L’occasione è stata utile anche per presentare i contenuti del libro dal titolo “Piccolo vocabolario semiserio della lingua italiana” redatto dal dott. Franco Dimartino. Ad occuparsi della presentazione il prof. Giorgio Flaccavento. “Questa vicinanza con Modica – ha detto al termine la presidente della sezione di Ragusa, Marino Criscione – ci rende ancora più orgogliose e ci stimola anche ad attivare percorsi comuni”.