Occorre precisare subito che la mossa delle opposizioni è stata quanto mai intelligente.
Se infatti avessero votato contro il Rendiconto dello Stato le cose sarebbero andate allo sfascio ancor di più di quanto siano ora.
L’astensione invece ha permesso da una parte di approvare l’ìimportantre documento finanziario e dall’altra di accertare senza equivoci che Berlusconi non ha la maggioranza e a quanto pare non l’avrà più per cui non resta che aprire la crisi e lavorare per un governo di larghe intese che guidi il Paese, senza Berlusconi, verso tutte le riforme, la ripresa, gli investimenti, le azioni che da molti mesi per fare piacere al premier o per incapacità sua e della maggioramnza sono ferme al palo.
Come anche quelle iniziative da adottare per dare al Fondo monetario internazionale, all’Europa, ai mercati la sensazione che l’Italia vuole e deve uscire dalla tremenda crisi perchè ha le risorse per poterlo fare al contrario di chi prima ha negato per mesi la crisi dando priorità a riforme insignificanti (Giustizia, sistema bancario, intercettazioni, editoria, etc etc etc) ed ora non si può che correre ai ripari con estrema urgenza pena l’immediato declassamento del nostrto Paese tipo Grecia, Spagna e Portogallo che in estremis stanno tentando la risalita che invece era da ritenere impoissibile per l’Italia.
Ora non è ancora risolto nulla ma occorre che tutte le forze si alleino intanto per uscire dalla crisi e poi con calma lavorare per il futuro non immediato sottoponendosi al giudizio del cosiddetto popolo sovrano