La Caritas Italiana e la Caritas diocesana di Noto seguono gli eventi di questi giorni nel Magreb e lo sbarco continuo di immigrati sulle coste siciliane anzitutto con viva partecipazione a tanta sofferenza, collaborando a tutti gli sforzi umanitari e curando anche una riflessione che permetta un’attenzione di lunga durata. Dopo la visita nei giorni scorsi a Lampedusa e a Pozzallo dei referenti di Caritas Italiana per l’immigrazione, Oliviero Forti e Susanna Garavini, si è concordata per le prossime settimane una presenza di animazione – soprattutto per i minori non accompagnati – ospitati nel Centro di pronta accoglienza di Pozzallo, mentre proseguono i contatti con il Governo per prospettare soluzioni equilibrate tra esigenze umanitarie e condivisione del carico dell’accoglienza, che attualmente grava sulla Sicilia, da parte dell’intero Paese e di tutti i Paesi dell’Europa.
Ferma è comunque la condanna delle violenze che in questo momento subiscono le popolazioni di molti Paesi arabi, in particolare della Libia. Si vuole altresì comprendere meglio cosa sta accadendo, quali possibilità ci sono per vie nonviolente, come fare a non dimenticare che insieme all’emergenza ci sono problemi ordinari di integrazione, di comunicazione e di attenzione tra i migranti ai più deboli (in particolare i bambini e i giovani). Per questo sono programmati due momenti di riflessione.
Il primo si terrà il prossimo 10 marzo alle ore 20 alla Casa don Puglisi di Modica: si tratta di un incontro con don Gianni Mazzillo, che coniuga teologia e storia con particolare attenzione al tema della pace.
Il secondo, di grande rilevanza, si terrà a Modica e a Ragusa dall’11 al 13 maggio prossimi: si tratta del Coordinamento nazionale immigrazione che vedrà nel nostro territorio responsabili delle Caritas di tutto il Paese confrontarsi sui nodi del fenomeno, guardando al Mediterraneo come metafora dell’incontro, cercando quindi di cogliere prospettive future che lascino sperare evoluzioni diverse dai drammatici fatti di questi giorni.