In una missiva indirizzata al Commissario straordinario del Comune di Ragusa, la Funzione Pubblica della Cgil di Ragusa espone le proprie preoccupazioni circa il futuro di quaranta operai della ditta Busso.
A farsi carico della questione è Giovanni Lattuca, attuale segretario provinciale della Fp-Cgil. “Da parecchi mesi” – dichiara il sindacalista – “circola con molta insistenza la voce, che quaranta lavoratori part-time a tempo indeterminato a 3 ore , alle dipendenze della ditta Busso, cantiere di Ragusa , dopo il 31 marzo 2013, potrebbero essere licenziati, perché il comune di Ragusa, non rinnoverebbe l’impegno di spesa a sostegno del servizio della raccolta differenziata porta a porta. Se tutto ciò venisse confermato” – precisa Lattuca – “per i lavoratori sarebbe un dramma e nello stesso tempo si butterebbe in aria un servizio che in quest’ ultimi anni ha fatto registrare nella città di Ragusa, un trend positivo, sia in termini di percentuali di rifiuti raccolti differenziati, sia in notevole risparmio in favore dell’Ente. Attualmente “ – continua – “il servizio porta a porta a Ragusa è servito per soltanto 30.000 abitanti e laddove si fa la raccolta dei rifiuti differenziati, dagli ultimi dati forniti dal comune e dall’impresa (gennaio 2012 – dicembre 2012), si registrano punte di percentuali che oscillano tra il 40% e il 50 % , con una percentuale a livello territoriale, pari al 19,87 %, con un aumento di quassi del 3 % di rifiuti conferiti in discarica rispetto all’anno precedente.
Per Giovanni Lattuca oltre alla riconferma del servizio di porta a porta, si rende necessario espanderlo in tutto il territorio comunale di Ragusa, al fine di coprire maggiori aree urbane e quindi raggiungere percentuali maggiori rispetto a quelli attuali. La lettera si conclude con l’invito rivolto al Commissario Rizza teso a fornire celermente rassicurazioni in merito al futuro occupazionale dei quaranta dipendenti part time.