Due nuovi medici saranno in servizio al pronto soccorso di Modica, entrambi con contratto di natura libero-professionale e la possibilità di svolgere fino a 38 ore settimanali. Si tratta di un’importante novità arriva per la sanità modicana, con un miglioramento significativo per uno dei reparti più sotto pressione, il pronto soccorso dell’Ospedale Nino Baglieri di […]
LA CISL E LA SANITA’ CHE VOGLIAMO, GILOTTA NON RISPONDE
16 Ago 2011 09:51
La Cisl e la Sanità che vogliamo. Le dieci domande che, il 9 giugno scorso, nell’ambito dell’iniziativa di segnalazione e sensibilizzazione sulle problematiche sanitarie dell’area iblea, l’Ust Ragusa, assieme ai segretari delle federazioni di categoria, aveva rivolto al manager dell’Asp, Ettore Gilotta, sono rimaste senza risposta. “E dispiace sottolineare come – afferma il segretario dell’Ust Cisl Ragusa, Enzo Romeo – gran parte di quegli interrogativi avessero a vedere con una adeguata articolazione dei servizi della cui mancanza, a leggere le cronache, purtroppo tragiche, di questi giorni, l’azienda sanitaria provinciale sembra soffrire. E ci preoccupa ancora di più l’assenza di adeguati servizi sul territorio. Non solo anomalie e disfunzioni in corsia, quindi, ma anche e soprattutto un ritardo eccessivo nel compensare l’eventuale chiusura di reparti, come si sta verificando in molte strutture ospedaliere della nostra provincia, con l’attivazione di specifici interventi, nel contesto dell’erogazione di servizi, sul territorio. Un disagio immenso con cui si fanno i conti in particolare nel periodo estivo.
E tutto ciò accade in un momento storico in cui, a causa della ricaduta anche nella nostra area di scelte adottate dai Governi nazionale e regionale, l’introduzione di nuovi ticket rischia di incidere ancora di più sulle tasche di chi chiede soltanto di poter essere curato nella maniera più corretta possibile. Ecco perché, e lo abbiamo già fatto con le strutture regionali del nostro sindacato assieme a Cgil e Uil ma lo ribadiamo con forza anche ora, chiediamo di individuare soluzioni alternative all’introduzione di nuovi ticket. La previsione di un nuovo costo potrebbe, magari, essere giustificata dalla funzionalità di un servizio che, invece, rischia di diventare sempre più modesto. Ecco perché torniamo a chiedere all’Asp di rispondere ai nostri interrogativi. Soprattutto ad uno specifico: che intenzione ha la direzione generale rispetto all’attivazione della funzionalità dei Pta previsti in provincia di Ragusa, a partire da quelli di Scicli e Comiso? Siamo ancora in attesa”.
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