Pur constatando lo stallo istituzionale sulla crisi del comparto agricolo siciliano e le promesse demagogiche, cadute nel vuoto, da parte dell’Assessore regionale e del Sindaco di Vittoria, si conferma l’adesione alla manifestazione indetta per il prossimo lunedì.
Lo stato dei fatti attuale porta ad assumere un atteggiamento di scetticismo e di diffidenza, non preventivo ma oggettivo, rispetto ad una classe dirigente locale, regionale e nazionale che, cercando di “imprigionare” elettoralmente la giusta protesta degli agricoltori del mese scorso, non ha dimostrato di avere né la forza né la volontà di andarsi a scontrare con le logiche partitiche nazionali ed europee del proprio partito: il PD. Logiche partitiche che non solo non tengono conto della disperazione che pervade il comparto agricolo (Produttori, Trasportatori, Commercianti, Commissionari, Operai, ecc.) ma addirittura sono alla base ed il frutto di tutti gli accordi europei e nazionali con i Paesi nord africani fortemente voluti dal citato partito.
Infatti, il PD nel corso dell’ultimo decennio è stato l’unico artefice di quegli accordi che hanno affossato la nostra agricoltura a tutto vantaggio delle lobby industriali del nord Italia, le quali hanno tratto ingenti benefici economici dallo scambio commerciale industriale in cambio delle politica delle maglie larghe sull’import, legalizzato, dei prodotti agricoli provenienti da tali Paesi.
Alla luce dei fatti nessuno si illuda su un possibile dietro frunt da parte dell’Unione europea e del PD nazionale. Stanno solamente continuando a prendere cinicamente in giro la gente per dilatare i tempi ed arrivare il meno possibile malconci alle prossime elezioni amministrative siciliane e nazionali.
In questo contesto, si registrano anche prese di posizione da parte di qualche candidato sindaco che, pensando che gli agricoltori abbiano la memoria corta e le orecchie lunghe, per tentare, invano, di fare incetta di vori, non esita ad “imbarcare” ex parlamentari nazionali provenienti proprio da quel PD artefice degli accorsi sopra citati: sbagliare è umano ma perseverare nella demagogia è diabolico
Dunque, protestiamo con le consapevolezze di cui sopra, ma prima di tutto protestiamo contro i “detentori” passati e presenti del potere locale e nazionale. Questo è il significato e lo spirito con cui aderiamo alla protesta in oggetto.