“La contestazione a Bonanni, certamente non condivisibile nella parte in cui si impedisce a chiunque di esporre le proprie tesi in un pubblico consesso, conferma quanto dall’ I.S.A. ripetute volte esposto in tutte le sedi, anche tramite il sito web, a tutti gli interessati alle vicende del mondo del lavoro, per primo ai lavoratori. La strada intrapresa dalla Confindustria , dalla Federmeccanica e da tutte le Organizzazioni degli imprenditori sotto la spinta della Fiat è penalizzante per i diritti dei lavoratori che vengono “cinesizzati” per essere poi abbandonati a se stessi e successivamente licenziati.
Aggiungiamo le politiche punitive del Governo nel pubblico impiego nella Scuola e nei comparti tutti ed il quadro si fa fosco: chi rischia il posto di lavoro, chi peggiora od azzera la propria posizione economica già negativa si esaspera sempre di più! Bonanni, assieme alla gran parte delle OO.SS., alla Confindustria ed al Governo ci pensi e ripensi bene! Davvero credono che tutti i lavoratori, i precari, i pensionati, i disoccupati, i senza speranza possano accettare senza protestare questo tipo di decisioni? La Intesa Sindacati Autonomi pensa proprio di No! E No ribadisce nella propria scelta di politica sindacale! Pertanto invita tutti gli interessati a rivedere questo modello distruttivo applicato al mondo del lavoro,prima che sia troppo tardi!