La denuncia: presunta opacità amministrativa all’ASP di Ragusa, tra dimissioni e rientri. Ma l’azienda precisa: “Nessuna segretezza”

Le ultime delibere dell’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Ragusa avrebbero eluso i principi basilari di trasparenza che dovrebbero caratterizzare una pubblica amministrazione. E’ quanto sottolineato dal Comitato Civico Art. 32 che si occupa di segnalare casi di presunta malasanità o malfunzionamenti amministrativi sempre in ambito sanitario. 

E’ la delibera n. 2560 del 13 dicembre – analizza il comitato civico – a prendere atto delle dimissioni di un medico, a partire dal 1° novembre, salvo poi riassumere lo stesso professionista, nello stesso istante, con una nuova modalità contrattuale. Questa volta, il rapporto lavorativo è regolato da una convenzione con l’Università di Enna.

Il nodo della segretezza sui costi

La vera sorpresa – secondo il comitato -, emerge tuttavia quando si analizzano i dettagli finanziari dell’operazione. Contrariamente a quanto ci si aspetterebbe, il costo di questo nuovo incarico non è specificato nei documenti pubblici: la delibera si affida agli “omissis”, rendendo di fatto impossibile conoscere quanto grava sui contribuenti.

Le precisazioni di Asp Ragusa

In merito alla nota diffusa dal Comitato Civico Articolo 32, l’Asp di Ragusa fornisce alcune precisazioni per dissipare eventuali dubbi e fraintendimenti.

Compenso del dirigente medico e tutela della privacy 

Non esiste alcun “gioco di prestigio” legato all’omissione del compenso del dirigente medico coinvolto. Tale decisione – si legge nella nota dell’Asp – è conforme alla sentenza n.20 del 2019 della Corte Costituzionale e alla delibera ANAC n.586/2019, che hanno dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art.14, comma 1-bis, del D.Lgs. n.33/2013.

Questi provvedimenti mirano a tutelare la privacy dei dirigenti pubblici non generali, prevedendo che i dati patrimoniali siano pubblicati solo in forma aggregata e senza riferimenti individuali.

Dimissioni e nuova collaborazione con l’ASP 

Le dimissioni del professionista dall’incarico di Direttore della U.O.C. come dirigente medico dell’ASP – specifica l’azienda sanitaria – derivano dalla sua nomina a Professore associato presso la Libera Università degli Studi di Enna “Kore”, un ruolo incompatibile con il rapporto di lavoro dipendente con l’ASP.

Grazie alla convenzione tra l’ASP e l’Università di Enna, in linea con il Protocollo d’Intesa con la Regione Siciliana, è stato possibile mantenere attiva la collaborazione con il professionista. Questo accordo preserva e valorizza una professionalità riconosciuta – sottolineano sempre dagli uffici dell’azienda sanitaria -, evitando che venga dispersa, inserisce l’ASP nella rete formativa della Scuola di specializzazione in “Anestesia, Rianimazione, Terapia intensiva e del dolore”. L’ASP, inoltre, diventa sede di tirocinio teorico-pratico, migliorando la capacità di reclutamento del personale e consolidando il ruolo formativo dell’azienda.

L’ASP ribadisce che ogni procedura è stata svolta con la massima trasparenza e nel pieno rispetto delle normative vigenti. Eventuali insinuazioni – conclude l’azie da sanitaria provinciale – sono da considerarsi speculazioni prive di fondamento, che non tengono conto dei benefici concreti che queste azioni portano al sistema sanitario locale e alla formazione dei professionisti.

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