Un fatto storico, una rinuncia storica per un territorio che rischiava di vedere insediare, in una zona ricca di vegetazione mediterranea e di resti archeologici, una discarica. Fra battaglie legale, consumate fra Tar e Cga, si inserisce il “colpo” finale arrivato lo scorso 31 ottobre con la delibera dell’assemblea dei sindaci che si è riunita nella sede del Libero Consorzio comunale per pronunciarsi sull’aggiornamento del Piano territoriale provinciale, trasmesso all’Assessorato regionale Territorio e Ambiente – Dipartimento Urbanistica, insieme alle ventidue schede di interventi da inserire nel redigendo strumento di pianificazione.
“La battaglia per la tutela del nostro territorio – spiega il consigliere comunale di Ispica e coordinatore provinciale di Sud Chiama Nord, Paolo Monaca – è iniziata nel giugno 2021, quando in assemblea Srr Ato 7 Ragusa esprimemmo un voto contrario, insieme ai Comuni di Pozzallo, Modica ed Acate, rispetto alla realizzazione della nuova discarica, ma non fu sufficiente. Da allora, insieme al comitato Lanzagallo Graffetta, abbiamo intrapreso un percorso di studi e verifiche, coinvolgendo la comunità locale, cittadini, esperti e istituzioni locali. Oggi registriamo un risultato importante, perché un impianto di smaltimento rifiuti in una zona a forte vocazione turistica ed agricola avrebbe rappresentato un grave rischio per l’ecosistema e l’economia locale, oltre che un peggioramento per la qualità della vita degli abitanti nelle aree limitrofe”.
“Il comitato di Lanzagallo – dichiara il presidente del Comitato costituitosi proprio per salvare il territorio, Romero Leone – si ritiene soddisfatto della nuova svolta riguardante il progetto di localizzazione della discarica e auspica che l’aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani in Sicilia persegua una strada più lungimirante e sostenibile nella decisione di non realizzare nuove discariche, limitando l’impatto sull’ambiente. Infatti, partendo dalla notizia della delibera del 2021 dell’individuazione dell’area nella contrada Lanzagallo per la localizzazione di una discarica di Rur, la comunità di Lanzagallo ha dovuto iniziare un processo di maturazione e si è unita per scongiurare l’impatto brutale sull’intera zona. Dalla necessità condivisa di preservare il proprio territorio, puntando a proteggerne il patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale, vocato da sempre alle attività agricole, zootecniche e turistiche, è iniziata una vera e propria battaglia”.