La questione asili nido ieri sera al centro del dibattito del Consiglio comunale di Ragusa con l’intervento di numerosi consiglieri comunali d’opposizione che hanno contestato aspramente le scelte dell’Amministrazione comunale. In aula gli operatori degli asili nido e anche i genitori che hanno manifestato le proprie proteste. A parlare numerosi consiglieri tra cui Sonia Migliore, Giorgio Massari, GIovanni Iacono, Elisa Marino. Quest’ultima interviene anche con una nota: “La levata di scudi contro l’Amministrazione comunale per la scelta di sopprimere il servizio di doposcuola e attività integrative nelle classi cittadine della scuola dell’obbligo, oltre che per i motivi già sottolineati da alcuni colleghi dell’opposizione, ha bisogno di essere motivata ulteriormente con alcune circostanze oggettive. La situazione è così grave – afferma Marino assieme agli altri componenti del gruppo consiliare Insieme – da avere spinto alcuni presidi a sottoscrivere una lettera inviata all’Amministrazione comunale in cui si mettono in luce tutta una serie di difficoltà con cui, mancando i suddetti insegnanti, bisognerà fare i conti a partire dalla prossima stagione scolastica. Le docenti comunali del servizio doposcuola, infatti, avendo acquisito nel corso degli anni una specifica professionalità, aiutavano i colleghi a gestire nelle classi gli alunni per i quali necessitavano maggiori attenzioni, che risultavano essere più indietro sul piano dell’apprendimento. Ci sono stati, nel corso di questa stagione scolastica, numerosi casi. La maggior parte riguarda i bambini stranieri che arrivano durante l’anno e che, naturalmente, hanno bisogno di migliorare la propria alfabetizzazione. Per cui le docenti comunali in questione si occupavano di aiutarli a scrivere, a parlare in modo corretto, ad esprimersi. Ciascuno di questi insegnanti, poi, nelle varie scuole cittadine, ha raggiunto un invidiabile grado di specializzazione sulla base delle competenze maturate. Inoltre, è ormai da decenni che operavano. Alcuni tra questi riescono ad integrare anche l’azione dei docenti di sostegno che, ormai, operano per pochissime ore. Avevano acquisito una preparazione personale notevole e risultano essere indispensabili, stando a quanto ci riferiscono i dirigenti scolastici, non solo sul piano professionale ma anche dal punto di vista umano”.