LA GESTIONE DE LLE ZONE BLU A VITTORIA

La querelle sulla gestione delle zone blu sta assumendo, in città, toni piuttosto accesi. I cittadini, da qualche mese, vivono una condizione di disagio, si sentono vessati, frustati non solo per il costo del servizio ma soprattutto per la gestione che risulta poco appropriata e avulsa dai reali bisogni dei cittadini. Non siamo in disaccordo con l’istituzione delle c.d. “zone blu” ma teniamo a precisare che non condividiamo, nel modo più assoluto, la sua mera gestione. Non pensavamo che tantissime zone della città potessero essere “invase” da strisce blu, tanto che, oggi, è preferibile circolare a piedi anche fuori dal centro. Mi sembra che si sia proprio esagerato! Ma a patire di più questa condizione sono coloro i quali hanno la propria attività in una zona sottoposta a questo vincolo e si vedono “costretti” a pagare una certa cifra per recarsi al lavoro. La crisi sta mietendo vittime in tutti i settori e questo comportamento “insensato” non fa altro che scoraggiare chi intende investire in queste zone della città. Perché non prevedere agevolazioni per questi cittadini? In contro tendenza, invece, dobbiamo registrare l’assoluta penuria di spazi riservati ai motocicli e l’esiguo numero delle rastrelliere previste per le bici. Questo non è il modo di gestire il servizio dei parcheggi in città né tanto meno quello di incentivare l’utilizzo delle bici.

A prescindere dall’errore grossolano nell’individuazione di alcune zone blu nella città, rimarcato dall’amico Nicastro con un simpatico video, la gestione delle stesse presenta anche aspetti alquanto inquietanti. Infatti, è ormai noto che, nel caso di utilizzo delle zone blu, se il cittadino non paga il ticket o non lo mette in vista, lo stesso sarà esposto a pagare una multa salata di circa € 41. Solo nel caso dell’omissione del pagamento del ticket si potrebbe ipotizzare una multa, ma sicuramente non di questa entità. Stessa multa, ma di €. 25, viene comminata anche a quel cittadino che, dopo aver regolarmente pagato il ticket, sfora il tempo consentito. Assurdo! Un ritardo “forzato” che sarà pagato a caro prezzo. Questo non è un comportamento di buon senso, da buon padre di famiglia, piuttosto, mi sembra un vero e proprio abuso finalizzato solo a far cassa.  Pare che ad “illuminare” la nostra A.C. sia stata una sentenza che, a nostro avviso, si configura come un vera e propria ingiustizia! Il cittadino, nel momento in cui  ha pagato il ticket per usufruire del servizio, accende un rapporto contrattuale con la ditta che gestisce i parcheggi, quindi, nel caso in cui si ipotizza lo “sforamento” del tempo consentito, dovrebbe pagare solo la differenza pari al tempo utilizzato in più. Ma la cosa che più da fastidio e che questa sentenza, in provincia, è stata applicata solo dal comune di Vittoria, mentre, le altre realtà locali, nel caso ipotizzato, si limitano solo a comminare una “multina” di qualche euro. Come mai solo il comune di Vittoria ha deciso di adeguarsi a questa sentenza? Che rischio incorrono i comuni che non si sono adeguati? Nulla. Una sentenza può essere sovvertita dal giudizio successivo di un altro tribunale. L’amministratore di buon senso dovrebbe privilegiare l’aspetto etico piuttosto che “uniformarsi” ad una sentenza “discutibile” che serve solo a “far cassa”.

È strano come a Vittoria, da un lato, si è ligi nell’applicare pedissequamente una sentenza, mentre, poi, in altri casi, si eludono le regole minime di trasparenza e di legalità. La città di Vittoria è in presa ad una crisi a cui non si riesce a venire fuori. C’è una emergenza sociale che non possiamo far finta di ignorare. I cittadini non possono essere vessati da questo comportamento sconsiderato che manifesta ancora di più l’inadeguatezza e l’arroganza di questa classe politica che “governa” questa città.