Una toccante e significativa preghiera di Madre Teresa di Calcutta. Dedicata alle donne. E’ quella che, ieri sera, nella cappella dell’ospedale Civile, il direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute, don Giorgio Occhipinti, ha voluto recitare prima di una benedizione speciale pronunciata nei confronti delle donne. Questa l’iniziativa, nel contesto di un momento di riflessione sulle donne voluto da don Occhipinti prima della celebrazione della santa messa, che ha coinvolto i fedeli. Un ramoscello di mimosa è stato donato ai presenti ad evidenziare la pregnanza che caratterizza la Giornata internazionale dell’8 marzo. Poi la recita della preghiera: “Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe – ha scritto Madre Teresa di Calcutta – i capelli diventano bianchi, i giorni si trasformano in anni. Però ciò che è importante non cambia; la tua forza e la tua convinzione non hanno età. Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno. Dietro ogni linea di arrivo c’è una linea di partenza. Dietro ogni successo c’è un`altra delusione. Fino a quando sei viva, sentiti viva. Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo. Non vivere di foto ingiallite…insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni. Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c’è in te. Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto. Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce. Quando non potrai camminare veloce, cammina. Quando non potrai camminare, usa il bastone. Però non trattenerti mai”. “Si tratta di parole molto belle e piene di spiritualità – ha detto don Occhipinti – che ho voluto fare conoscere a tutti nel corso di questa speciale occasione. Oggi, purtroppo, fenomeni quali la violenza contro le donne, che lasciano tracce indelebili all’interno di una persona, continuano a ripetersi con una ciclicità impressionante. Dobbiamo aprire i nostri cuori alla tolleranza e alla solidarietà. Dobbiamo comprendere e fare comprendere che il dialogo è l’arma per vincere qualsiasi battaglia. Giovani e meno giovani devono indirizzarsi verso un cammino virtuoso. Altrimenti con sempre maggiore fatica si uscirà fuori da quello che sembra essere diventato un circolo vizioso”.