Artisti e professionisti nel mirino delle Fiamme Gialle, continuano le indagini tese al recupero a tassazione dei maggiori redditi e patrimoni sottratti alla imposizione. Un noto artista locale, di fama e caratura internazionale, è stato sottoposto a controllo fiscale dai verificatori fiscali della Tenenza di Modica. Gli accertamenti hanno mirato alla ricostruzione del reddito di lavoro autonomo effettivamente prodotto dall’artista. Anche utilizzando internet i militari della Guardia di Finanza hanno individuato le case d’asta e le gallerie artistiche che avevano esposto o venduto le opere dell’artista. In questo modo è stato evidenziato il reale valore delle opere e confrontato con le dichiarazioni prodotte facevano risultare una evidente evasione. Ad accertarlo, in via definitiva, sono state poi le indagini finanziarie che hanno portato alla scoperta movimentazioni bancarie per circa 700.000,00 euro in tre anni, che il professionista, non è stato in grado di giustificare. Tali somme sono quindi state considerate redditi e sottoposte a tassazione.
Nel corso dell’ attività ispettiva sono state rinvenute, tra l’altro, talune fatture emesse nei confronti di soggetto residente in San Marino, che com’è noto ha una legislazione fiscale particolare, che come esportazioni non erano assoggettate al regime iva. Queste, a seguito degli accertamenti svolti dal Reparto, venivano invece recuperate a tassazione in quanto ritenute riconducibili a prestazioni rese nel territorio nazionale e, quindi, soggette all’imposizione.
Inoltre, al termine delle operazioni di controllo l’artista è stato catalogato dai finanzieri come “evasore paratotale”, per gli anni 2009 e 2010, in quanto l’ammontare dei compensi ricostruito dai finanzieri è superiore al 50% rispetto a quello dichiarato. L’attività rientra in un ciclo di controlli indirizzati a colpire l’evasione fiscale che si annida tra i professionisti e gli artisti, ciò proprio per tutelare i contribuenti onesti e per salvaguardare e proteggere dalla concorrenza. Nello specifico settore dei professionisti nell’ultimo periodo è stata evidenziata una evasione per circa 7 milioni di euro.