LA GUARDIA DI FINANZA SEQUESTRA BENI IMMOBILI PER CIRCA € 1.500.000 A RUGGIERI SALVATORE

Presso la sala polivalente del comando provinciale della guardia di finanza piazza Libertà, alla presenza del procuratore del tribunale di Ragusa dott. Carmelo Petralia, unitamente al comandante provinciale del corpo il col. Cavalli ed al capitano Bui, sono stati illustrati  gli esiti di una complessa indagine condotta dalla compagnia di Ragusa nell’ambito di misura di prevenzione personali e/o patrimoniali.

Attività commerciali, terreni, fabbricati e disponibilità finanziarie, per un valore complessivo di oltre 1.5 milione di euro, sono stati sequestrati dalla guardia di finanza di Ragusa, in esecuzione di specifico provvedimento nr.51/13 reg. M.p. patr. Del 17.12.2013 emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Ragusa a carico di un noto imprenditore ragusano.

Il sequestro di beni è stato eseguito in relazione ad indagini patrimoniali svolte da personale della compagnia di ragusa, dirette e coordinate dal comandante provinciale – col. Alessandro Cavalli, su delega del dr. Carmelo Petralia – procuratore capo presso la procura della repubblica di Ragusa, nei confronti di Ruggeri Salvatore, imprenditore ragusano di 53 anni, di recente balzato alle cronache locali per essere stato tratto in arresto nel decorso mese di gennaio 2013 in esecuzione di ordinanza emessa dal gip presso il tribunale di Ragusa in quanto ritenuto responsabile di una serie di truffe seriali (circa 130 sinistri accertati nel periodo 31.01.2001/01.12.2008) poste in  essere nei confronti di diverse compagnie assicurative con la connivenza di altri soggetti differiti a piede libero per le medesime ipotesi di reato, in attesa di giudizio.

Tra i beni sequestrati figurano quattro attività commerciali, un capannone industriale di mq 560 circa ubicato sulla strada provinciale nr.60 Ragusa – s.c. camerina, diverse unita’ immobiliari ubicate in Ragusa nonché disponibilità finanziare, il tutto (valore un milione e mezzo di euro circa) e’ ritenuto non giustificato in base alla ricostruzione delle fonti di reddito ufficiali dichiarate dal soggetto destinatario della misura di prevenzione patrimoniale e del suo nucleo familiare  e quindi, reputati frutto o reimpiego di guadagni provenienti da attività illecite.

Durante l’esecuzione della misura di prevenzione, veniva appurato altresì che un immobile ubicato in Ragusa, via Archimede nr.40, adibito ad autolavaggio, destinatario della misura cautelare, risultava sprovvisto delle autorizzazioni allo smaltimento dei reflui di lavorazione, procedevano pertanto al sequestro di iniziativa dell’esercizio commerciale ed alla denuncia dei due soggetti che gestivano l’attività commerciale per violazioni alle norme di cui d.lgs 152/2006 (t.u. sulla tutela ambientale).

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