L’Accademia Teatrale Clarence, in occasione della seconda giornata di Altarte dedicata ai bambini, domenica 8 giugno 2014 alle ore 19, concluderà l’anno formativo con un classico della tradizione drammaturgica del suo Direttore Artistico Francesco Silvestri: torna infatti in scena, per la prima volta a Modica l’atto unico “La guerra di Martin”, a cura degli allievi del I anno del corso di Recitazione. E anche questa volta, come il recente allestimento di Storiacce, lo stesso Silvestri accompagnerà i suoi allievi sul palco, vestendo i panni Martin Senzasperanza, “scemo legale” che esibisce attraverso una cartacea ufficiale dichiarazione di stupidità l’insufficienza a ricoprire il ruolo dell’eroe. L’idea di curare per la prima volta a Modica l’allestimento di questo testo scritto 28 anni fa e da allora ininterrottamente in scena, a cura di decine di compagnie italiane ed europee, risponde alla precisa esigenza di venire incontro anche al gusto artistico dei più piccoli, da sempre protagonisti di San Nicolò, e non v’è testo di Francesco Silvestri in cui la componente ludica segni in maniera più visibile la scrittura drammaturgica, l’impianto della vicenda e la presentazione dei personaggi; ciò però non rende La guerra di Martin un testo esclusivamente per bambini, perché in esso l’argomento fantastico e la surrealtà delle immagini confermano un’idea e un valore di teatro di autentica, indistruttibile poesia, in cui l’illusione teatrale coinvolge ad una completa adesione all’incanto generato dalla “grande magia” imbastita dall’autore. All’interno dello spazio scenico curato da Ilde Barone e grazie ad una scrittura che procede per sequenze e quadri giustapposti, Martin incontra un giovane disertore, Ario, che fin dallo scoppio della prima bomba, dieci anni prima, si è dato alla macchia; e qui ha inizio l’avventura dei due alle prese con tutti quelli che la guerra non la fanno, come bambini, storpi, matti, teatranti, altri disertori, in una guerra contro la guerra. L’estrosità e la leggerezza dell’invenzione favolistica stempera la realtà dolorosa della guerra nel brillante groviglio del ricco repertorio della clownerie, del circo, del varietà, delle comiche mute, e anche il confronto con la signora Morte si risolve nella retorica di una fanciullesca schermaglia, perché La guerra di Martìn non necessita di alcun effetto speciale, solo recitazione, canti e balli per uno spettacolo che, se per alcuni versi ricorda un musical dalle atmosfere brechtiane, tenta, in maniera giocosa, di far riflettere lo spettatore sulla follia della guerra. Lo spettacolo, che in questi 28 anni è stato visto da oltre 700.000 tra bambini e ragazzi ed ha avuto più di quindici allestimenti da parte di Compagnie professioniste, Compagnie amatoriali e, soprattutto, di allievi di Scuole di ogni ordine e grado vincendo, tra l’altro, numerosissimi premi, verrà replicato sempre presso la sede dell’Associazione Clarence, l’ex Chiesa di SS. Nicolò ed Erasmo, Sabato 14 e Domenica 15 Giugno, alle ore 18:30.