La lettura delle telecamere di videosorveglianza racconta i momenti della rapina alla gioielleria Pina Oro a Scicli

I carabinieri della locale Tenenza hanno acquisito già le registrazioni delle telecamere installate nel tratto fra via Nazionale e via Duca d’Aosta per individuare i due malviventi che hanno preso di mira la gioielleria “Pina Oro” che si affaccia sullo slargo fra la via Nazionale e la via Duca d’Aosta. Una rapina azzardata proprio per il luogo dove è stata perpetrata: in pieno centro cittadino a poco meno di cento metri dal Municipio. I due giovani, entrati all’interno della gioielleria, cercavano solo denaro. Non hanno trovato difficoltà ad accedere all’esercizio commerciale. La gioielliera era da poco arrivata in negozio e la porta di ingresso era ancora aperta. I due molto probabilmente seguivano le sue abitudini da giorni. Loro, i due, sarebbero scesi da via San Matteo e, passando davanti al Palazzo Beneventano (luogo frequentato sempre da turisti), sono entrati poco dopo all’interno della gioielleria. Hanno usato dei passamontagna per coprirsi il volto. Non erano armati.

Acquisite le immagini

Hanno fatto uso solo delle loro forze spintonando a terra la donna. Hanno rovistato all’interno della cassa alla ricerca di denaro ed hanno buttato a terra gli oggetti che si trovavano sul bancone della  gioielleria. Non trovando soldi sono tornati (alzandosi il passamontagna a mò di cappellino) da dove sono arrivati, transitando nuovamente per via Duca d’Aosta e dileguandosi nuovamente per via San Matteo che porta verso il colle e comunque anche altri versanti collinari e sub collinari della città sempre in pieno centro storico. Scattato l’allarme sul posto i carabinieri che hanno acquisito tutte le registrazioni dei sistemi di videosorveglianza della zona (anche quelle degli esercizi commerciali vicini) per leggere le immagini che hanno ripreso i due autori della rapina portata a termine nella stessa area del centro storico dove un mese fa ignoti erano entrati, in piena notte, all’interno di una farmacia rompendo la porta di ingresso con un grosso masso. Anche in quel caso cercavano denaro contante.

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