Fino a Marzo di quest’anno non conoscevo, anche se ne avevo sentito parlare, questo male nella sua tragicità. Quando qui nel Milanese su alcuni giornali locali, ho letto la notizia: “Sesto piange Roberto, morto per meningite a soli 18 anni”, sono rimasta sconvolta.
Oggetto: Lettera di cordoglio del Comitato Nazionale contro la Meningite alla famiglia del
ragazzo di 18 anni morto a Sesto San Giovanni (MI)-
Con preghiera di pubblicazione
Milano, 12 marzo 2014
Cari genitori e familiari del ragazzo di Sesto San Giovanni scomparso tragicamente ieri, vittima di meningite meningococcica fulminante, mi rivolgo a voi con affetto e vicinanza e mi unisco al vostro dolore, che è anche il mio. Sono Amelia Vitiello, presidente del Comitato Nazionale contro la Meningite
, ma anzitutto e soprattutto mamma di Alessia, scomparsa nel 2007, all’età di 18 mesi, a
causa di una meningite meningococcica fulminante, proprio come vostro figlio. Da mamma e presidente dell’associazione che in Italia rappresenta i diritti delle persone colpite dalla
meningite mi sento doppiamente coinvolta e vicina, e avverto l’urgenza di lanciare a tutti un appello: la meningite va fermata ed è fondamentale, per i singoli e la comunità, utilizzare gli strumenti preventivi che sono a nostra disposizione per contrastarla e debellarla. Unitamente alla diagnosi precoce, la prevenzione e, dunque, la vaccinazione rappresenta l’arma più efficace con cui combattere la meningite e finalmente oggi anche l’Italia dispone del vaccino ad ampia copertura indicato contro il meningococco di tipo B, il ceppo del batterio che ha colpito il vostro ragazzo e la mia bambina, il più letale ed aggressivo e anche l’unico per il quale non si disponeva ancora di una vaccinazione specifica. Si tratta di uno strumento sicuro ed altamente tollerabile; uno strumento di salute e di vita; lo strumento che mancava per rendere davvero possibile l’eradicazione della malattia. Ora che è a disposizione di tutti noi, è nostro dovere, verso noi stessi, i nostri figli e l’intera comunità, cogliere questa opportunità e fare quanto possibile per contrastare l’infezione ed assicurarealle generazioni a venire un futuro “libero dalla meningite”.Ciò che è accaduto a voi, a me e a coloro che, con me, hanno fondato il Comitato – genitori di vittime della meningite o persone direttamente colpite – accade con sempre maggiore frequenza in tutta Italia, dove ogni anno oltre 1000 persone contraggono la meningite e circa una persona ogni due giorni è colpita da meningite meningococcica .
Inoltre, le forme più aggressive di meningite colpiscono soprattutto i bambini sotto l’anno di vita e i ragazzi, dunque è ancora più importante che i soggetti maggiormente a rischio, il cui futuro è sotto la nostra responsabilità e dipende dalle nostre scelte, possano beneficiare delle vaccinazioni– ripeto – altamente sicure e tollerabili sin dalla prima infanzia. Per questo, ci battiamo per promuovere la corretta informazione ed una sempre maggiore consapevolezza e perché le istituzioni si impegnino per completare l’offerta vaccinale affinché le Regioni agiscano sinergicamente ed implementino sul territorio strategie efficaci volte a garantire equità nella
prevenzione, parità di accesso alle prestazioni vaccinali ed una copertura omogenea della popolazione sull’intero territorio nazionale
. Ribadiamo il nostro impegno e la piena disponibilità alle istituzioni, chiediamo ai mezzi di informazione di farsi “cassa di risonanza” per la nostra azione e garantiamo a voi, genitori di Sesto, e a tutte lefamiglie colpite dalla malattia supporto concreto per quanto possiate necessitare.
Il prossimo 24 aprile ricorrerà la Giornata Mondiale contro la Meningite, in occasione della quale ripartirà la Campagna nazionale “Contro la meningite P.U.O.I. fare la differenza”, promossa dal Comitato Nazionale contro la meningite e patrocinata dalle società scientifiche e federazioni FIMP, SItI, SIMEUP, SIPPS, Assonidi, SIP. Che la Giornata Mondiale contro la Meningite sia un’ulteriore occasione per accendere i riflettori sulla patologia, favorire una sempre maggiore “cultura” della prevenzione e della vaccinazione, lottare affinché nessuno più vi muoia o ne rimanga danneggiato, nessun genitore conosca mai più questo dolore e si possa finalmente esultare: “Zero casi di meningite!” Il Comitato Nazionale contro la Meningite vi è accanto.
Con affetto,
Amelia Vitiello, presidente CNCM