La morte del giudice Sossi nel ricordo del giornalista Franco Portelli

Quando il Giudice Sossi fu sequestrato venne fermato a Genova un giovane pozzallese trovato in possesso della mappa di un’abitazione che venne ritenuta dagli inquirenti la casa ove veniva detenuto il giudice laddove il ragazzo asseriva trattarsi della pianta della sua abitazione di Pozzallo.

Allora venne da me a Ragusa, previa telefonata, un inviato, famoso giornalista, di un quotidiano di Palermo ed io che allora ero geometra e scrivevo per un quotidiano locale, andai con lui a Pozzallo per accertare tramite il Municipio che ci indicò la strada ed il numero civico ove abitava il giovane fermato se la mappa fosse davvero quella della sua casa nella cittadina iblea e non quella della prigione di Sossi di Genova.

Andammo a casa del giovane ove incontrammo i suoi genitori che ci fecero fare i rilievi necessari ed effettivamente accertai che si trattava dell’immobile descritto nella mappa e dopo la pubblicazione dell’articolo sul quotidiano di Palermo il giovane venne liberato immediatamente.

Ho voluto ricordare questo episodio per dire come a volte un giornale può contribuire a raggiungere la verità e come la collaborazione con le forze dell’ordine sia indispensabile a tale raggiungimento.

Franco Portelli

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