Sarà inaugurata giovedì 5 giugno dalle ore 19:00 la mostra dell’artista Sergio Cimbali dal titolo “Sculture”, nella cornice del cortile dell’ex centrale elettrica di piazza Enriquez a Vittoria. La mostra, a cura di Amedeo Fusco e Luciano D’Amico, vedrà protagoniste le opere di un’artista innovativo, in grado di utilizzare i materiali in modo del tutto originale ed inedito, ridando vita ad oggetti considerati “obsoleti” ed eternandoli in un gesto, un movimento, un simbolo.
Il critico Rosario Sprovieri descrive così l’arte di Cimbali: “E’ un urlo muto, infinito, che pervade l’uomo e la natura, un vuoto incolmabile che erutta da dentro. Bianco, senza altre tonalità di colore. Cimbali mette volutamente in scena solo con il bianco, il groviglio di radici e di vene dell’intimo, per questo prende in prestito la luce del bianco, il simbolo della purezza, dell’innocenza e del pudore. Esprime così, un sentimento puro e sincero immortalando l’umana sofferenza. Se volgiamo il nostro sguardo verso “Il Contrabbasso” di Cimbali poi, sovviene sicuramente alla nostra memoria quella chitarra ritagliata da un cartone, piegato agli estremi, con le corde tese, pronta per suonare un flamenco che ideò Pablo Picasso. Nell’opera di Sergio Cimbali, dunque, lo scarto è ombra concreta della cosa-esistita, il rifiuto diventa parte dell’opera d’arte, in quanto testimonianza di un vissuto. L’artista, lancia cosi un monito a chi dovrebbe garantire l’ecosistema, un autentico appello veicolato attraverso i suoi fruitori d’arte, ai quali egli dimostra che è possibile riciclare rifiuti per farne autentiche opere d’arte. La parola ri-creazione è qui, intesa nel senso di una nuova creazione, che si esprime attraverso il riciclaggio dei materiali di scarto, riscattati dalla propria condizione di rifiuti, grazie alla potenza e alla rivitalizzazione dell’arte. È un’arte libera da schemi, quella di Sergio Cimbali pronta a riconoscere la magia della vita, anche nelle cose più semplici e quotidiane”. La mostra proseguirà fino al 27 giugno.