Una Nova Virtus double-face stenta non poco prima di prendere il volo e chiudere in scioltezza il match esterno di Gravina. A Gravina, la vice capolista, infatti, in avvio, fa tutt’altro che la voce grossa. Ha, anzi, un approccio più che soft alla contesa ed, al cospetto dell’aggressività e della tenacia dei virgulti etnei, finisce presto per perdere pure il lume dell’intelletto. Palle perse ad iosa, nervosismo a fior di pelle, spadellate ripetute dal perimetro, con la conseguenza che nel primo quarto Gravina avanti 17-11 per quelli di casa ed aria di gran festa al palazzetto etneo. A cambiare l’inerzia della partita, però, ci vuole poco, specie quando una squadra di C regionale può contare sul duo Ale-Andrea Sorrentino. I due “assi” cominciano a dettare legge e, malgrado la Nova Virtus sconti l’assenza di Enrico e Matteo Distefano (quest’ultimo bloccato da un noioso torcicollo) e si ritrova, per di più, con il play titolare, Simone Licitra, menomato da una botta al ginocchio, bastano ed avanzano le giocate proprio dei due fratelli,per coadiuvati anche da Matteo Iabichella, perché la Nova Virtus recupera e mette avanti la testa (30-35 al 20’). Al resto ci pensa coach Di Gregorio che negli spogliatoi fa capire che occorre cominciare a fare sul serio. Per la verità, alla ripresa, Gravina, sospinta da un super La Mantia, riesce a restare ancora in partita, visto che al 30’ il margine virtussino non è ancora del tutto rassicurante (46-56). Lo Sport Club, però, paga scotto nell’ultima frazione, quando i ragazzini di coach Guadalupi finiscono la birra, mentre gli iblei, ormai scevri da pressioni psicologiche e fisiche (Gravina non difende con la medesima efficacia d’inizio gara), bombardano il cesto etneo da ogni dove e vincono in… carrozza.
Nel prossimo turno, la Nova Virtus ospiterà il Basket Melilli, mentre Porto Empedocle renderà visita al Cus Catania.