Seminario di presentazione del Rapporto di ricerca su “La percezione del Benessere oltre i parametri economici per una dimensione equo-solidale”, realizzato da FQTS (Formazione Quadri Terzo Settore), con il sostegno di Fondazione con il Sud. Si terrà il 2 luglio a Modica presso la Scuola per Assistenti Sociali “F. Stagno D’Alcontres” (C.so F. Crispi n.20). Un interessante incontro nel corso del quale saranno presentati i risultati della ricerca che, attraverso lo strumento dei focus group, ha coinvolto il territorio siciliano, in particolare nelle province di Ragusa, Palermo e Catania.
I lavori inizieranno alle 16.30 con i saluti del Direttore della Scuola, Dott. Gian Piero Saladino, cui seguiranno le relazioni del Dott. Mauro Giannelli, Responsabile nazionale del progetto FQTS, e della Dott.ssa Maria Lucia Serio, Responsabile regionale del progetto FQTS. Concluderà la serie degli interventi il Dott. Tonino Solarino, psicologo e Presidente della Fondazione San Giovanni Battista di Ragusa. Modererà i lavori il Dott. Giuseppe Di Natale, Portavoce del Forum regionale del Terzo settore.
Il lavoro di ricerca ha un’importanza fondamentale in quanto rappresenta uno strumento essenziale per raggiungere e custodire la dimensione del benessere personale e sociale indispensabile per evitare l’esclusione sociale e per garantire condizioni di sicurezza e di fiducia alle nuove generazioni.
Su questo presupposto si fondano gli esiti dell’analisi realizzata dal “Laboratorio di ricerca e intervento” a livello di regioni del Sud Italia, compresa la Sicilia, e su ogni territorio sono stati coinvolti rappresentanti di diverse categorie sociali – precari, giovani disoccupati e professionisti – per comprendere la percezione del benessere da diversi e complementari punti di vista.
Nel corso dello studio sono emerse delle diversificazioni , a seconda del territorio e del contesto sociale di appartenenza, dove variano le idee stesse di lavoro e di benessere. L’idea di benessere collegata al lavoro oggi si scontra con la crisi, che rende difficile l’accesso al mercato del lavoro e precaria la permanenza in esso. Questa realtà produce ripercussioni sociali e psicologiche anche gravi, e tutti gli operatori del sociale, assistenti sociali, psicologi, sociologi, animatori ed educatori, hanno la necessità e l’opportunità di approfondire l’argomento, analizzandone le criticità e interrogandosi sulle possibili ed urgenti risposte.