La Polizia di Stato – Squadra Mobile – ha arrestato Boiardi Giovanni nato a Buccheri l’8.5.52 ma residente a Ragusa, in quanto destinatario dell’ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Pescara poiché deve ancora scontare la pena di anni 4, mesi 8, giorni 10 e la multa di euro 1.900.
Boiardi ha un percorso criminale di rilevante spessore, tanto che può essere considerato un “professionista” delle truffe, per altro commesse in diverse parti d’Italia, da nord a sud.
Boiardi era in atto sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. emessa su richiesta del Questore di Ragusa.
La sua pericolosità sociale era nota a tutti ormai ed in particolar modo agli uffici della Polizia di Stato, difatti i primi reati li aveva commessi già nel 1986 mediante l’emissione di assegni a vuoto per poi passare alle truffe aggravate, anche ai danni di Enti pubblici, ai falsi di ogni tipo, alla sostituzione di persona, alla ricettazione, al possesso e fabbricazione di documenti falsi.
Se è vero che non ha mai commesso reati contro la persona, ma solo contro il patrimonio, Boiardi era un criminale incallito, esperto delle truffe, in particolar modo alle finanziarie ed agli Istituti di Credito.
Il suo modus operandi preferito era quello di carpire da ignari cittadini i dati dei documenti d’identità, modificarli con la sua foto ed accendere presso banche e finanziarie prestiti per ogni tipologia di acquisto o cessione di denaro in prestito procurando danni economici di rilevante entità.
Ha commesso questi reati in diverse parti d’Italia, tanto che l’odierno ordine di carcerazione è stato emesso dalla Procura di Pescara ed eseguito dalla Squadra Mobile di Ragusa.
Di sicuro sarà una delle ultime volte che tornerà in carcere, in quanto in considerazione dell’età non avrà, si spera, più la forza di continuare a delinquere una volta terminata la pena.
Ieri l’uomo è stato rintracciato dagli uomini della Squadra Mobile di Ragusa mentre da Ragusa si stava recando a Vittoria.
Accertata la sua identità grazie all’intervento della Polizia Scientifica, l’uomo è stato condotto presso il carcere di Ragusa per espiare la pena a lui inflitta.
“La Polizia di Stato raccomanda a tutti i cittadini di custodire i propri documenti d’identità in luogo sicuro, anche se su supporti informatici o hard disk virtuali protetti da password. La protezione dei propri dati personali sensibili è la prima barriera da ergere contro i truffatori che per <<mestiere>> cercano di rubare i dati per poi utilizzarli ad insaputa della vittima”.