“Non riusciamo a comprendere le ragioni per cui il sindaco e l’assessore all’Ambiente continuino a snobbare le maestranze della ditta che si occupa dell’igiene ambientale sul territorio comunale. Un atteggiamento senza senso e che, giustamente, crea indignazione tra i lavoratori. A cui va tutta la nostra solidarietà”. Sono i consiglieri comunali del Pd, Mario D’Asta e Mario Chiavola, con il segretario del circolo Rinascita Democratica, Tony Francone, a sottolinearlo dopo che le Rsu della ditta Busso, vale a dire i rappresentanti sindacali di Fp-Cgil, Fit-Cisl e Uil-trasporti avevano chiesto al primo cittadino e all’assessore di partecipare all’assemblea delle maestranze, tenutasi nei giorni scorsi, anche per illustrare le novità ventilate relative al piano rifiuti. “Certo, dispiace leggere – dicono i consiglieri comunali democratici – che questo sindaco non trovi tempo per i netturbini mentre gli altri primi cittadini, in precedenza, almeno una volta sono stati presenti alle assemblee dei lavoratori. I quali si sarebbero attesi una telefonata oppure un messaggio che annunciasse l’impossibilità a non potere essere presente. Ma tant’è, ormai ci dobbiamo abituare al modo di fare di questo sindaco che rifugge il dialogo con la controparte, qualsiasi essa sia, e che invece di attivarsi per risolvere i problemi della cittadinanza, preferisce fuggire da ogni responsabilità. Un sindaco dalla doppia faccia politica, che da un lato dice di non volere le trivellazioni sul territorio cittadino e dall’altro incamera, anche con una certa soddisfazione, i fondi provenienti dalle royalties. Eppure i lavoratori del settore igiene ambientale attendevano solo di conoscere quali le eventuali novità riguardanti il piano di intervento sui rifiuti. Come Pd, siamo impegnati a portare avanti le istanze degli operatori di questo e di altri comparti, per perorare, dinanzi all’Amministrazione comunale, le cause di padri di famiglia che vogliono soltanto conoscere, intanto, cosa riserva loro il futuro. In seguito si potrà discutere di contrattare determinati percorsi. Ma senza interlocutore, diventa molto complicato far sì che tutto ciò si concretizzi”.