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La protesta dei tir si sparge a macchia d’olio: “Serio rischio di blocco delle merci”

E’ arrivata a Palermo la protesta degli autotrasportatori contro il caro carburante. Una ventina di tir sono fermi davanti l’ingresso del porto e lungo la strada che lo costeggia. A monitorare la situazione le forze dell’ordine. La protesta degli autotrasportatori è partita alcuni giorni fa dal casello autostradale di San Gregorio a Catania.

Il blocco dei tir sta mettendo in ginocchio anche la distribuzione dei prodotti agricoli e alimentari nei supermercati dove la merce comincia a scarseggiare. Le associazioni agricole intanto paventano il rischio per tonnellate di frutta e verdura che rischiano di marcire senza essere distribuite.

“La situazione che si sta determinando a seguito dell’aumento delle tariffe dell’energia elettrica e del rincaro dei carburanti sta diventando preoccupante anche in relazione alle proteste degli autotrasportatori”. Lo ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Massimiliano Fedriga. “C’e’ il rischio – ha detto ancora – di possibili blocchi di approvvigionamento e di circolazione delle merci, in particolar modo nelle Regioni del Mezzogiorno. Per questo motivo chiediamo che il Governo attivi al piu’ presto su questi temi un tavolo di confronto con le Regioni coinvolte”. Intanto, ancora proteste e ‘tir lumaca’ sulle autostrade italiane contro l’aumento dei prezzi del carburante. La mobilitazione degli autotrasportatori del Mezzogiorno prosegue anche oggi in Puglia, Molise e Sicilia, ma continuano le code anche all’ingresso dell’area portuale di Ravenna.

“Proseguiremo fin quando il Governo non comprendera’ le nostre ragioni”, dicono alcuni aderenti alla protesta, che non e’ stata lanciata da alcuna sigla sindacale nazionale. A quanto si apprende, alcuni autotrasportatori hanno segnalato che i propri mezzi sarebbero stati bloccati dagli stessi manifestanti in autostrada affinche’ non proseguissero e aderissero alla mobilitazione. Rallentamenti sono stati registrati inoltre sulla Biferina (Molise) e su diverse statali pugliesi in vista di una nuova protesta domani a Bari.

sono una vera e propria indecenza, che scarica sui consumatori e sui produttori il costo dell’emergenza carburante, prendendo i cittadini in ostaggio e causando perdite economiche ingenti per la collettività – prosegue il Codacons – Per tale motivo chiediamo oggi ai Prefetti di intervenire per rimuovere i blocchi stradali e garantire che i generi di prima necessità e gli alimentari arrivino con puntualità nei negozi.