Un progetto per la messa in sicurezza delle zone a rischio del comune di Ragusa grazie al posizionamento di apparecchi defibrillatori semiautomatici.
“Si è deciso di affrontare questo problema – afferma il consigliere Giovanni Di Mauro, presidente 5ª commissione consiliare – da tempo ritenuto cruciale per la città. Si è valutata la possibilità di stilare un cronoprogetto, da sottoporre successivamente all’attenzione della giunta e del consiglio, per realizzare una catena di soccorso capace di dialogare ed interagire con i servizi sanitari”.
I lavori in commissione sono stati introdotti dalla relazione di Salvatore Rinzivillo, referente provinciale per il 118.
“Quando un cuore cessa di battere per un arresto cardiaco si deve agire entro 8 minuti, questo il tempo utile per riattivare il ritmo sinusoidale – spiega Rinzivillo -. L’unico rimedio è quello della stimolazione elettrica. Ogni minuto che passa senza intervenire diminuisce del 10 % la probabilità di salvare la vita umana. Il cosiddetto massaggio cardiaco serve solo a temporeggiare in attesa dei soccorsi. Affinchè quest’azione tempestiva sia possibile occorre distribuire sul territorio, in postazioni fisse o mobili, i defibrillatori semiautomatici, apparecchi dal costo di 1.500 euro ognuno. Da una prima mappatura del territorio ibleo, in base alla casistica e tempistica, abbiamo stimato la necessità di almeno 12 apparecchi. Un costo considerevole ma crediamo possa essere affrontato dalla comunità, magari attivando una campagna di raccolta fondi per questo progetto”.
Parallelamente occorre formare una rete di personale qualificato, in grado di saper utilizzare correttamente i defibrillatori ed intervenire con nozioni di primo soccorso, ed attivare una campagna informativa capace di sviluppare un linguaggio comune e veicolare tra i cittadini la cultura della sicurezza.
“Un progetto di ampio respiro – continua Di Mauro – che può essere attivato in vari step. Il punto di partenza potrebbe essere quello di dotare i siti maggiormente a rischio come i centri sportivi, luoghi in cui la gente è più sollecitata da stimoli intensi, i centri commerciali e le frazioni cittadine periferiche come San Giacomo o Punta Braccetto”.
Nel corso della discussione la commissione ha deciso di affidare ai responsabili 118 la predisposizione di un piano operativo, corredato da un lavoro di censimento della rete esistente, dalla quale partire per creare un progetto concreto da sottoporre nel più breve tempo possibile all’attenzione del consiglio comunale.