Mentre il Governo pensa di chiudere la trattativa sul lavoro entro il 23 marzo, l’Italia va in recessione che gli esperti chiamano tecnica ed i cui dati significativi sono: disoccupazione crescente, Pil a meno di mezzo punto sotto zero, consumi in crollo, (quasi come trent’anni fa) prezzo dei carburanti alle stelle con la benzina verde che cavalca verso i due euro al litro. Per fortuna (non sappiamo di chi) le borse europee non sono stramazzate al suolo e perdono qualcosina mentre da un momento all’altro si attende la reazione all’imminente via libera per gli aiuti (l’ennesimo intervento) alla Grecia che dovrebbe far cessare lo “spavento” delle borse europee. Insomma una situazione davvero pesante che l’Europa sta vivendo e dalla quale bisogna uscire a tutti i costi con l’accortezza che non siano sempre e solo i soliti noti a pagare per tutti.