“La ricerca della felicità”, di Gabriele Muccino, è un film che ha riscosso un notevole successo, è ispirato alla vita di Chris Gardner, imprenditore milionario che, durante i primi anni ottanta, visse giorni di intensa povertà, con un figlio a carico e senza una casa dove poterlo crescere. Guardando questo film ci si chiede se ESSERE FELICE E’ UNA SCELTA POSSIBILE. La felicità non dipende tanto da variabili anagrafiche come l’età o il sesso, né in misura rilevante dalla bellezza, ricchezza, salute o cultura. Al contrario le caratteristiche maggiormente associate alla felicità sono quelle relative alla personalità: estroversione, fiducia in se stessi, sensazione di controllo sulla propria persona e se, ci fermiamo a riflettere sul significato del film, è proprio ciò che possiamo osservare. Rimettere a posto i tasselli della propria vita, dando importanza a quelli che meritano davvero è una scelta indiscutibile. Vivere ogni esperienza come unica e irripetibile e fermarsi a gioire delle piccole cose sono ingredienti necessari ed essenziali della felicità. Molte ricerche mettono in luce, come essere felici, abbia notevoli ripercussioni positive sul proprio comportamento, sui processi cognitivi, nonché sul benessere generale della persona e di chi ci sta accanto. Già da molto tempo in paesi come la Franca, la Gran Bretagna, gli Stati Uniti, il Canada dibattono sulla necessità di monitorare il benessere psicologico della popolazione, ma penso che misurare il tasso di felicità, come fanno gli amministratori delle grandi aziende sia pressoché impossibile. Resta il fatto che, ritrovare il proprio benessere è prima di tutto una questione individuale, che riguarda molte variabili e richiede anche la capacità, di lavorare su se stessi. Il primo step è cercare di capire chi siamo davvero, al di là dei condizionamenti imposti dalla aspettative nostre e degli altri. Importante è riscoprire il “tempo interiore” di ogni esperienza, dove da un lato coltiviamo i nostri piaceri e dall’altro diamo un senso al concetto di unicità della nostra persona, accettandoci così come si è. Il tema della felicità appassiona e ha sempre appassionato l’umanità: scrittori, poeti, filosofi, persone comuni, ognuno si trova a pensare, descrivere, cercare questo stato di grazia. Un consiglio? “Se vuoi qualcosa vai e inseguila….”
Dott.ssa Barbara Cucuzza
presso Associazione Centro Servizi Donne
con sede a Pozzallo e Scicli
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