LA RIVISTA FRANCESE “CHARLIE HEBDO” PUBBLICA UNA VIGNETTA SUL TERREMOTO DEL CENTRO ITALIA

“Terremoto all’italiana: penne al sugo di pomodoro, penne gratinate, lasagne”, questa la vignetta pubblicata dall’ultimo numero di Charlie Hebdo.

La rivista mostra le vittime del sisma sporche di sangue. L’ultima, presenta diverse persone sepolte da strati di pasta. 

La vignetta sul terremoto è pubblicata nell’ultima pagina del numero in edicola,che ha in copertina una vignetta sul “burkini”.

Nella stessa pagina della vignetta sul sisma, il drammatico tema della sciagura in Italia viene affrontato in un colonnino con una serie di battute: “Circa 300 morti in un terremoto in Italia. Ancora non si sa che il sisma abbia gridato ‘Allah akbar’ prima di tremare”.

“Ben venga l’ironia, ma sulle disgrazie e sui morti non si fa satira – ha commentato il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzie sapremo mostrare come il popolo italiano sia un grande popolo, lo è stato nell’emergenza e lo sarà nella ricostruzione”.

Immediato è stato lo sdegno generale. “La vignetta è vergognosa e indegna. Come il mondo intero non ha aspettato un attimo ad esprimere vicinanza, in maniera forte e concreta, dopo la drammatica strage nella redazione del giornale satirico francese, così oggi ci aspettiamo che la Francia, a partire dalle sue istituzioni, prenda le distanze da una vignetta che rinnova il dolore nelle tante famiglie italiane che hanno subito il grave lutto del terremoto. Servono le scuse”, dichiara il deputato del Partito Democratico Michele Anzaldi

“Non fa ridere, non è sagace, non c’è neppure del “sarcasmo nero”. È solo brutta. Si vede che l’ha fatta un cretino. Mi spiace non siano riusciti più a trovare vignettisti capaci”, scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

“E’ ignobile e offensiva per i nostri morti del terremoto. Questa non è satira ma spazzatura”, afferma su Twitter Barbara Saltamartini, vice capogruppo alla camera della Lega Nord-Noi con Salvini.

“Squallida e volgare”, afferma Elvira Savino, deputata di Forza Italia.

Giuseppe Raciti