La sera di mercoledì 1 gennaio, a partire dalle 18:40, i cieli d’Italia hanno regalato uno spettacolo raro: deboli aurore, note come SAR (Archi Rossi Aurorali Stabili), sono state avvistate in alcune aree del Nord e sud Italia. Questo fenomeno, pur assimilabile alle aurore boreali, presenta caratteristiche uniche. Lo scatto, effettuato da Gianni Tumino, ha catturato il fenomeno a Chiaramonte Gulfi.
Gli SAR si formano nell’alta atmosfera (300-400 km di altitudine) e derivano dall’eccitazione dell’ossigeno, che emette una caratteristica luce rossastra. A differenza delle aurore boreali classiche, non sono direttamente causati da particelle cariche provenienti dal Sole, bensì dalla dinamica interna delle fasce di Van Allen, ovvero le regioni attorno alla Terra che intrappolano particelle cariche.
L’evento è stato scatenato da una tempesta geomagnetica in corso, originata da una espulsione di massa coronale (CME) proveniente dal Sole. Queste espulsioni rilasciano plasma carico di particelle ad alta energia, che interagisce con il campo magnetico terrestre, creando disturbi significativi.
Fenomeni simili si sono verificati nel novembre 2023 e nell’aprile 2024, sebbene questa volta l’intensità fosse minore e il fenomeno più circoscritto.
Di seguito i dati tecnici:
Località: CHIARAMONTE GULFI (RG)
01/01/2025 ora T.U. 18:43 ora locale 19:43
CANON EOR R5
Obiettivo CANON RF zoom 15-35 mm @ 15 mm f/3,5
Posa di 10 secondi @ ISO 6400
Software: Photoshop