“Sono giornate molto particolari, che cadono in un periodo ancora più particolare della nostra storia. Che l’inizio di questa Settimana santa ci fornisca appieno il senso dell’itinerario che Cristo ha voluto seguire insieme con gli uomini”.
E’ il senso del messaggio lanciato stamani dal parroco della Chiesa madre di San Giorgio, don Pietro Floridia, dopo avere benedetto, nella splendida cornice del sagrato antistante la chiesa di San Giacomo apostolo, all’interno dei Giardini iblei, palme e ramoscelli d’ulivo portati dai fedeli e che gli stessi hanno poi condotto a casa quale simbolo di pace.
E’ stata una cerimonia ancora più partecipata degli scorsi anni e a cui hanno presenziato anche i gruppi scout di Ragusa 2. Una cerimonia che ha dato ufficialmente il via ai riti della Settimana santa a Ibla. “Dal momento che gli uomini – ha continuato padre Floridia accompagnato dal cappellano del Duomo, padre Joseph Muamba Bulobo – hanno un itinerario che secondo le prospettive umane non è sempre roseo, occorre essere consapevoli che il Cristo che ha accompagnato l’uomo ci ha fornito la possibilità di avere la speranza di una vita migliore, di certo non solo ancorata all’azione di questa terra ma che va oltre. Cristo va volontariamente incontro alla morte affinché l’uomo possa comprendere che, al di là dei mali che ci circondano, c’è un Dio che ci vuole bene e che ha prospettato un futuro migliore per ciascuno di noi, un Dio che anela a far sì che l’uomo viva nel senso globale e possa godere della vita eterna in abbondanza”. Subito dopo la benedizione, i fedeli, in processione, hanno proceduto dai Giardini per le strade principali di Ibla, sino ad arrivare all’interno del Duomo di San Giorgio.
La cerimonia è proseguita con la celebrazione della messa caratterizzata dal ricordo del trionfale ingresso di Gesù a Gerusalemme, osannato dalla folla che lo salutava agitando rami di palma. I riti della Settimana santa, a Ibla, assumono una speciale connotazione, nell’ambito della celebrazione delle Quarantore di adorazione del Santissimo Sacramento per ricordare le quaranta ore durante le quali Gesù rimase nel Sepolcro. Si tratta di riti animati dalle processioni che saranno tenute dalle varie confraternite presenti nel quartiere barocco. Si comincia nel pomeriggio di oggi quando saranno addirittura tre le processioni che, recanti i simulacri che rispettivamente le contraddistinguono, muoveranno, lungo le stradine dell’antico borgo, sino al Duomo.
Alle 16,45 dalla chiesa dell’Itria, in salita Commendatore, la processione dell’Addolorata. Alle 18,45 dalla chiesa della Maddalena, in corso XXV aprile, la processione della confraternita “Santa Maria Maddalena”. E alle 19,15, dalla chiesa dell’Annunziata, in via Orfanatrofio, la processione con Gesù alla Colonna animata dalla confraternita “Santissimo Rosario – Sciabica”. Domani, per il Lunedì santo, altre due processioni. La prima, dalle 18,30, muoverà dalla chiesa di San Giacomo apostolo, all’interno dei Giardini iblei, con il gruppo statuario di “Gesù nell’orto degli ulivi”. Alle 19,30, invece, dalla chiesa di Santa Maria dello Spasimo (Santa Lucia), la processione con la “Pietà” animata dalla confraternita “Buona morte”.