Purtroppo il destino si sta accanendo contro una terra dolce e accogliente, piena di gioielli d’arte che si sbriciolano lasciando sgomenti, e poi le vittime, e a distanza di 9 giorni altre vittime, storie tragiche e amare di morti sul lavoro e di morti per atti d’amore come il parroco che voleva salvare la Madonnina.
Poi pensi al rischio sismico altissimo che corre la nostra terra e sembra quasi tutto un presagio di ciò che potrebbe accadere anche qua, a casa nostra e fin qui parliamo del fato, del destino, delle forze della natura, quindi i sentimenti sono di sbigottimento, di ansia, di speranza …
La cosa cambia quando ci si sofferma a da riflettere con maggiore attenzione al decreto con cui il Governo voleva riformare la Protezione Civile, reperendo i finanziamenti con l’aumento della benzina a livello nazionale con un massimo di 5 cent e a livello regionale, da parte della Regione interessata con altri 5 cent.
Francamente questa cosa sin da quanto ne ho sentito parlare mi ha dato un fastidio enorme, il nostro Paese che nei momenti di difficoltà ha sempre espresso una carica di solidarietà stupenda è ora ridotta a far pagare alla Regione che già subisce un disastro il costo del disastro stesso …
In una situazione come quella dell’Emilia Romagna, in cui sono coinvolte quasi tutte le Province mi sembra assurdo che le vittime che dovrebbero fruire della solidarietà di tutto il resto del Paese, si troverebbero a doversi in parte finanziare pagando più cara la benzina e il gasolio!
Già con il prezzo della benzina che ci ritroviamo sarà dura gestire l’aumento di 2 cent che il Governo ha deciso a livello nazionale, ma vi immaginate se invece il danno lo dovessero sopportare le Regioni “vittime”?
Ma davvero l’unica chiave di lettura della vita sono i soldi?
Mi metto nei panni di quelle povere persone che sono stati sfollati, allontanati da casa, e che vedrebbero in compenso la benzina schizzare a 2 Euro … E già miei cari avete avuto il danno? Pagate!
Penso però che la tragedia che è capitata in Emilia ha alte probabilità di avere ucciso sul nascere questa normativa … Si perché l’Emilia Romagna è la terra di Bersani e Franceschini, di Fini e di Casini … E siccome notoriamente in Italia le regole si formano invece che sui ragionamenti e sulla coerenza con i principi, esclusivamente sull’emotività del momento, volete scommettere che il terremoto il Emilia comporterà una riflessione profonda sul tema e finalmente un ritorno a una normativa che rimetta al centro la solidarietà e il principio di fratellanza nazionale nel momento della tragedia?