LA TURCHIA: UN NUOVO MERCATO PER IL MADE IN ITALY

La Turchia è un paese amico dell’Italia. Sia dal punto di vista politico che imprenditoriale. Non è un mistero, infatti, che tra il Presidente del Consiglio Berlusconi ed il Premier turco Erdogan vi sia dell’amicizia. Fitte sono anche le relazioni commerciali tra gli imprenditori italiani e quelli turchi. Il made in Italy ha cominciato a farsi largo in questo mercato, così distante da noi in termini di storia e cultura: hanno cominciato a penetrarlo dapprima le aziende come Fiat e Pirelli, Eni e Saipem. Poi è stata la volta degli elettrodomestici della Indesit. Dagli anni ’60 ad oggi il numero di imprese che è sbarcato in Turchia per attivare relazioni di business è stato in progressivo aumento: a marzo 2010 erano 766, oggi sono salite a circa 780.

Nella classifica dei partner commerciali di questo Paese, l’Italia si colloca in quarta posizione, preceduta di poco dalla Cina; è inoltre il quinto paese fornitore ed il secondo importatore. Isiamed, inoltre, sta costituendo l’Associazione di Amicizia e Cooperazione Italia – Turchia, della quale lo stesso Capo Missione S.E. Hakki Akil ne sarà per Statuto il Presidente Onorario. L’Associazione si impegnerà, per obblighi istituzionali e per ferma convinzione, ad un’attività di promozione,  incentivazione e sostegno diretto, affinché  la presenza e le attività delle   aziende italiane in Turchia, già da oggi straordinaria, abbia a sfruttare questo momento, particolarmente favorevole per gli scambi e la partnership  tra i due paesi verso il miglioramento delle performance.

In questo quadro positivo si inserisce la Conferenza: “Turchia: nuove opportunità di business per le imprese italiane” che si terrà il 29 Aprile presso la Sede della Confindustria di Ragusa a partire dalle 09,30. Se la Turchia potrà aiutare a rilanciare l’economia del ragusano lo dirà solo il tempo, intanto i presupposti sembrano favorevoli e ci si deve adoperare per sfruttarli al massimo.