Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera ha emanato quest’oggi l’atto di indirizzo per la definizione del Piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale che individua gli scali di interesse nazionale ”che costituiranno l’ossatura strategica su cui fondare lo sviluppo del settore nei prossimi anni”. L’atto sarà ora inviato alla Conferenza permanente Stato-Regioni per la necessaria intesa e, successivamente, sarà adottato con un apposito decreto dal Presidente della Repubblica.
Tuttavia, tra gli aeroscali elencati e classificati d’interesse nazionale manca quello di Comiso. Il sindaco Giuseppe Alfano ha pertanto espresso la sua “forte preoccupazione” e annunciato opportune iniziative perchè non si ignori l’aeroporto ibleo.
“Desta forte preoccupazione l’atto di indirizzo emanato dal ministro Passera in merito al cosiddetto processo di riorganizzazione ed efficientamento degli aeroscali italiani. Da quanto è possibile evincere dalle prime brevi note di cronaca on line, l’aeroporto di Comiso non rientrebbe nell’elenco degli aeroscali ritenuti di interesse nazionale con palese disparità di trattamento nei confronti di altri piccolissimi aeroporti che fino ad oggi hanno solo dimostrato di perdere numeri rilevanti nel sistema aeroportuale nazionale. E’ più che chiaro – continua il sindaco Alfano – che si dovrà approfondire il contenuto dell’atto di indirizzo del ministro Passera, ma è altrattanto chiaro che tale direttiva, ignorando Comiso, contraddice il contenuto dello studio commissionato da Enav sul nostro aeroscalo e non può lasciarci tranquilli.
Mi auguro e chiedo che la Regione Siciliana, la quale sarà chiamata al tavolo dell’apposita Conferenza Stato-Regioni a discutere della direttiva stessa, assuma una posizione chiara e forte a fovore dell’aeroporto di Comiso dove, peraltro, ha investito ingenti risorse economiche. A tal uopo, ho già chiesto un incontro urgente col presidente Crocetta, presenti i deputati regionali iblei, perchè non si consenta a un Governo dimissionario, che dovrebbe occuparsi solo di ordinaria amministrazione, di emanare atti d’importanza strategica che danneggiano la Sicilia e, nello specifico, il territorio Sud-orientale dell’Isola”.